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Data: 22/08/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Pestaggio alla stazione, due arresti

L'ultimo sgombero nel tunnel della stazione ferroviaria che dovrebbe ospitare il mercatino etnico dei senegalesi era stato effettuato a fine aprile. Troppo degrado, troppa sporcizia. Per via delle sue condizioni, erano divampati anche due incendi che potevano avere conseguenze gravissime. Si era pertanto deciso di chiuderlo, di murarlo. Ma dopo alcune settimane, tutto è tornato come prima. E ad oggi è ancora un rifugio per senzatetto, prostitute, tossicodipendenti. Insomma, di disperati. Qualche giorno fa, una lite fra questi disperati poteva trasformarsi in una vera tragedia. Un senegalese di 34 anni, che spesso utilizza il tunnel per dormire, ha provato a chiedere prima ad una prostituta e poi a dei romeni di non sporcare ed è stato letteralmente massacrato di botte. A causa dei colpi ricevuti in testa, ha avuto una emorragia cerebrale post traumatica. Ha anche riportato una lesione in testa, a detta dei medici, permanente. Il fatto si è verificato lo scorso 6 agosto. Ieri, gli agenti della polizia ferroviaria, diretti da Davide Zaccone, a seguito delle indagini avviate dopo la denuncia del senegalese, hanno arrestato su disposizione del gip Nicola Colantonio due dei tre responsabili del pestaggio. Si tratta di romeni, i quali devono rispondere di tentato omicidio. In carcere sono finiti Ionel Marin Buriana, 23 anni, domiciliato a Montesilvano e Iosua Miscoi, 21 anni, senza fissa dimora. Ancora ricercato il loro complice. Stando al racconto della vittima, è stato pestato a sangue solo perché lui e un suo amico avevano chiesto loro di non sporcare e non fare i bisogni nel tunnel. In realtà, a lamentarsi era stato il suo amico. Ma i tre se la sono presa ugualmente con lui. L'hanno aggredito alle spalle e colpito a calci e pugni. Uno dei tre gli ha sferrato un colpo dietro la testa che gli ha fatto perdere i sensi. Qualche giorno prima, il senegalese ha detto che aveva rimproverato una prostituta romena per il fatto che faceva regolarmente i bisogni vicino ai vari giacigli. Lei stessa gli aveva risposto che l'avrebbe fatto picchiare da tre uomini. Gli aggressori sono stati individuati e identificati dalla Polfer grazie alle descrizioni dettagliate fornite dalla vittima e da un suo amico che ha assistito al fatto. Sono tutti pregiudicati.

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