«Lasciate ogni speranza, voi che... aspettate». Sottinteso a una delle 7.037 fermate di bus o tram sparse per tutta la capitale. Se nel 2016 le corse dei mezzi di superficie dell'Atac soppresse sono state 1.023.497 (come certificato da un recente report della Ragioneria del Campidoglio) per l'anno in corso il conto da pagare dai dannati del trasporto pubblico capitolino rischia di essere ancora più salato. Nel solo primo semestre del 2017 - come raccontano i rapporti di servizio mensili dell'azienda - bus, bus elettrici, filobus e tram hanno già macinato 6,5 milioni di chilometri in meno di quelli che avrebbero dovuto coprire secondo quanto previsto dal contratto di servizio. Quasi doppio di quelli bruciati nello stesso periodo di un anno fa quando erano stati 3,3 milioni.
Tra gennaio e giugno, insomma, sulle 309 linee della capitale è stato perso il 12,8% delle corse programmate. Guasti improvvisi lungo le strade, vetture che prendono fuoco, altre che non partono dai depositi anche per mancanza di personale (il tutto si traduce quotidianamente con l'avviso social dell'azienda sulle linee «momentaneamente non attiva per indisponibilità vetture») e 15 giornate di sciopero: in sei mesi una corsa su 8, per un motivo o per un altro, è saltata.
IL CONFRONTO
Nel semestre iniziale del 2017 i mezzi di superficie dell'Atac hanno reso un servizio di quasi milioni 44,5 milioni di chilometri a fronte degli oltre 51 milioni programmati negli uffici di via Prenestina. L'emorragia di bus (che ha viaggiato alla media di un milione di chilometri al mese) è stata più alta a giugno quando è andato perso il 16,5% delle corse. In termini assoluti i percorsi coperti sono stati inferiori di quasi 2,5 milioni di chilometri rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Da gennaio a giugno del 2016, infatti, bus e tram dell'Atac avevano assicurato 47 milioni di chilometri di linee (il 6,7% in meno dei 50 milioni previsti da contratto di servizio).
LE NOTE POSITIVE
In controtendenza i dati sulle metro. Tutte le linee nel 2017 hanno percorso 4,3 milioni di chilometri (200mila in meno di quelli programmati, vale a dire il -4,5%). A marzo, secondo il report dell'azienda, è stata tagliata soltanto l'1,64%della produzione complessiva: percentuale mai così virtuosa negli ultimi anni.
L'anno scorso invece sui binari underground della capitale erano stati assicurati 3,9 milioni di chilometri (il 12,4% in meno di quelli preventivati).
Le corse di bus e metro soppresse nel corso di tuto il 2016, come riportato nel dossier della Ragioneria del Campidoglio, ammontavano invece a 1.102.923.
I NUMERI
Un numero in sensibile aumento (+68,1%) rispetto al 2015 per via del maggior numero di corse soppresse sul servizio di superficie. Queste ultime infatti erano state 1.023.497, ossia l'81,2% in più rispetto al 2015. Le cause di soppressione nel servizio di superficie erano legate per quasi la metà a guasti delle vetture (48,5%).
Il numero di corse soppresse nel servizio di metropolitana erano invece scese del 12,9% rispetto al 2015, attestandosi a 79.425 casi. Con riferimento a tale servizio, sottolinea il dipartimento di Roma Capitale si era «notevolmente ridotto il peso delle soppressioni dovute a mancanza di personale ed a adeguamento orario, che complessivamente pesavano per il 78,4% nel 2015 contro il 44,4% del 2016». La prima causa di soppressione nel 2016 è la mancanza di materiali (37,5% nel 2016 contro 8,0% nel 2015). Per quanto riguarda Roma Tpl, invece, le corse non effettuate o giustificate non accettabili nel 2016 ammontavano a 84.629, il 3,2% del totale.