CHIETI Ci mancavano pure gli oggetti porno. Non bastavano i rifiuti abbandonati e le siringhe dei tossici ritrovate pericolosamente in giro, adesso salta fuori anche il risvolto a luci rosse del nuovo sottopassaggio di Madonna delle Piane. La denuncia arriva dal comitato Villablocc che ha ritrovato sulle scale del sottopassaggio della nuova stazione ferroviaria di Madonna delle Piane una serie di preservativi insieme a oggetti da sexy shop, come vibratori ed altro. Il Comitato Villablocc non l'ha presa certo bene. «Indignazione», dice, «è questo il sentimento suscitato nei cittadini al rinvenimento di oggetti pornografici e osceni, abbandonati lungo le scale che conducono ai binari della nuova stazione ferroviaria. Preservativi nuovi e usati, vagina morbida e vibratore per l'autoerotismo sono al centro di un caso che supera ogni limite di sopportazione e di pubblica decenza».Il ritrovamento è avvenuto nel pomeriggio di martedì scorso ad opera di un residente della zona. Subito si è provveduto a documentare fotograficamente il materiale osceno e la notizia si è diffusa immediatamente tra i residenti. «Scandalizzati», continua il Comitato, «i cittadini vedono rinnovata una piaga aperta dovuta dallo stato di abbandono, di mancanza di controllo, sicurezza e sorveglianza del sottopasso pedonale; servizio del quale usufruiscono bambini, anziani, studenti universitari e i parrocchiani della chiesa di Madonna delle Piane».Villablocc dice di aver fatto presente già abbondantemente al Comune il problema della mancanza di controllo del territorio, ma la sensazione di abbandono è aumentata con il silenzio dell'istituzione. I problemi della zona non sono d'altronde pochi. Da quello delle esalazioni maleodoranti che si avvertivano nettamente tempo addietro, a quello dei bivacchi non autorizzati di gente senza fissa dimora, ai topi che girano indisturbati per strada. «Sono ormai mesi e mesi», dice ancora il Comitato, «che i residenti attendono una illuminazione più adeguata al luogo e telecamere di sorveglianza, ma ad oggi solo promesse e nessun atto concreto». Quale sarà il prossimo uso di questo sottopasso? Si chiedono ora preoccupati gli abitanti della zona temendo un possibile risvolto a luci rosse. «I residenti, dopo quest'ultima vicenda», dice infatti il Comitato, «si aspettano di tutto e di più. È il timore più grande è che il cavalcavia possa attirare l'interesse di personaggi equivoci o ancor più pericolosi male intenzionati». Il sottopasso pedonale è stato aperto a fine marzo del 2016 per collegare la zona con la nuova stazione ferroviaria appena realizzata. Sin da allora i residenti hanno chiesto opere per migliorare la sicurezza e la pulizia dell'area.