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Pescara, 24/07/2024
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Data: 25/08/2017
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Tua: Ballone vs D'Alessandro, «Risibile accusa conflitto interessi. D’Alessandro forse pensa che una presunta iscrizione di una azienda possa determinare l'acquiescenza. Ricordo che per poter cancellare l'adesione a Confindustria Abruzzo, bisogna essere iscritti»

TERAMO - "E’ totalmente risibile il tentativo di attribuirmi il "conflitto d'interessi" per il mio ruolo di Presidente di Confindustria Regionale. D’Alessandro forse pensa che una presunta iscrizione di una azienda possa determinare l'acquiescenza. Ma io non mi iscrivo nella categoria degli yesman".

A parlare è ancora Agostino Ballone, presidente di Confidustria e patron della società dei trasporti Balotur, e Camillo D’Alessandro, consigliere regionale delegato ai Trasporti, del Partito democratico.

Ballone aveva accusato la Regione e la sua società unica di trasporto di non pagare i debiti a decine di fornitori privati, la Baltour compresa, ha poi lanciato strali contro la delibera approvata nel Consiglio regionale del 2 agosto che riserva, di fatto, alla società pubblica il monopolio sull’80 per cento delle tratte, che potranno essere affidate in house.

D’Alessandro ha replicato a stretto giro, accusando Ballone di conflitto d’interessi, ha paventato l’uscita di Tua dalla Confindustria, ha spiegato che i debiti saranno pagati, ma che il “far west e l’appiattimento ai desiderata dei privati”, e ha concluso insinuando che quello che non va giù a Ballone, che “fa il liberale con i soldi degli altri, è che “la Tua voleva renderla decotta, e svenderla a prezzo di saldi ai privati”, mentre invece è stata risanata e ha chiuso i conti in utile, e ora per preservare utenti e lavorarori ha fatto la legittima scelta degli affidamenti in house.

LA CONTROREPLICA DI BALLONE
"Evidentemente, in assenza di argomenti nel merito, D'Alessandro continua a tentare di spostare l'attenzione su ambiti che poco hanno a che fare con il fulcro della vicenda.
Viceversa non cadrò nella tentazione di assecondare D'Alessandro nei suoi depistaggi e rispondo solo nel merito delle questioni:

Per quanto riguarda il conflitto di interessi esso è individuato chiaramente l'art. 27 punto 12-quater del D.L.50/2017: “Le funzioni di regolazione, di indirizzo, di organizzazione e di controllo e quelle di gestione dei servizi di trasporto pubblico regionale e locale sono distinte e si esercitano
separatamente. L'ente affidante si avvale obbligatoriamente di altra stazione appaltante per lo svolgimento della procedura di affidamento dei servizi di trasporto pubblico regionale e locale qualora il
gestore uscente dei medesimi servizi o uno dei concorrenti sia partecipato o controllato dall'ente affidante ovvero sia affidatario diretto o in house del predetto ente”.

Da qui la mia contestazione di aver approvato, notte tempo, senza alcun confronto con le parti sociali una norma illegittima con la quale, tra l'altro, si autonomina la Regione "Ente di Governo" del Trasporto Pubblico Locale in pieno contrasto col l'articolo sopra riportato che sembra scritto proprio per il caso Abruzzese;

Non ho mai adottato comportamenti variabili sulla base dei Governi Regionali che si sono alternati. La mia storia personale, ma soprattutto i ricorsi all'Autorità Giudiziaria incardinati negli anni in maniera totalmente bipartisan e che ci hanno visto sempre prevalere a comprova delle buone ragioni sostenute, stanno a dimostrare l'esatto contrario delle affermazioni di D'Alessandro, il quale, anche su questo punto, appare disinformato. Il comportamento che oggi censuro non è un semplice ritardo nelle procedure concorsuali, cosa che tutti i Governi Regionali degli ultimi 20 anni se ne sono resi responsabili, ma oggi assistiamo ad un salto di "qualità" dell'azione politica della quale gli abruzzesi ne sentiranno tutto il gravame della scelta nei prossimi lustri. Sottrarre alle gare 80% dei servizi. questo e' l'argomento.

Il punto sul quale conveniamo è quello che non approvo l'operazione dell'In house. Infatti è una opzione che non rappresenta certamente un "diritto" della Regione, ma la norma relega questa eventualità come ultima possibilità, scelta in assenza di soluzioni di mercato, peraltro dietro dimostrazione della economicità ed efficienza della decisione. Il principio di sussidiarietà, vale a dire che lo Stato, Regione, Enti pubblici in generale intervengono solo quanto le imprese, privati, associazione ecc. non assolvono alla finalità da perseguire.

Del resto, le parole del Ministro dei Trasporti Graziano Delrio, dello stesso partito di D'Alessandro al quale consiglio uno scambio di idee, pubblicate sulla rivista di settore "Autobus", sono esplicative:

"Noi siamo convinti che le gare aiutino a migliorare il servizio, questa è la nostra politica espressa anche nella riforma del trasporto pubblico locale approvata dal Parlamento – così Delrio -. Una riforma che mette al centro i servizi e non la protezione di sacche di privilegio, non vogliamo proteggere le inefficienze, noi vogliamo proteggere i cittadini dalle inefficienze e lo strumento della gara fatta su standard europei è la via maestra per difendere la qualità del servizio». «E quando dico gara – conclude Delrio – non intendo privatizzazione, non confondiamo le mele con le pere come qualcuno sta facendo. Alle gare possono partecipare aziende pubbliche come dimostra la vittoria dell’azienda trasporti milanese alla gara di Copenaghen».

Totalmente risibile inoltre il tentativo di attribuirmi il "conflitto d'interessi" per il mio ruolo di Presidente di Confindustria Regionale. io rappresento legittimamente gli interessi - incarno gli interessi - mi batto per far prevalere gli interessi - Quindi di cosa parla il Consigliere Delegato ai Trasporti D'Alessandro? Forse pensa che una presunta iscrizione all'Associazione che rappresento di una azienda possa determinare l'acquiescenza a provvedimenti liberticidi? Non posso essere io il soggetto al quale opporre simili argomenti; non mi iscrivo nella categoria degli "yesman". Infine ricordo che per poter cancellare l'adesione a Confindustria Abruzzo, bisogna essere iscritti.

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