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Data: 26/08/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Gran sasso e sviluppo. Funivia, il giallo della gestione. Accordo Ama-Tua, la cassaforte del Centro turistico rischia di passare di mano

L'AQUILA Da chi sarà gestita in futuro la funivia del Gran Sasso? Una domanda tornata d'attualità dopo l'intesa raggiunta per la fusione tra Ama, l'azienda del trasporto locale, e Tua, la società regionale. Ora che l'operazione è sul punto di concretizzarsi, si dovrà prendere una decisione anche per l'impianto di Fonte Cerreto, che attualmente rappresenta la maggior fonte di reddito per il Centro turistico del Gran Sasso. Da tempo c'è in ballo il passaggio all'Ama, trattandosi di un servizio che rientra nel trasporto pubblico e che riceve finanziamenti da parte della Regione. Ma si può slegare la gestione della funivia dalla stazione sciistica di Campo Imperatore, senza penalizzare l'utenza e senza infierire sulle casse già malandate del Ctgs? Un nodo che dovrà sciogliere la nuova amministrazione, anche in vista dell'attesa privatizzazione dell'azienda. Intanto, grazie alle favorevoli condizioni meteo e alla buona volontà della ditta incaricata - gli operai della Toninelli Pietro srl hanno lavorato anche a Ferragosto - procede spedito il cantiere della nuova seggiovia delle Fontari, partito lo scorso 10 luglio. Già recuperate le due settimane di ritardo sul cronoprogramma iniziale. LA FUNIVIA. Si è parlato anche della funivia di Fonte Cerreto, martedì scorso, a Pescara, durante l'incontro tra l'assessore comunale alla Mobilità e ai trasporti Carla Mannetti, il presidente della Regione Luciano D'Alfonso e il consigliere regionale delegato ai Trasporti Camillo D'Alessandro. Un tavolo servito per sancire la "pace" tra Comune e Regione in merito all'operazione di fusione tra Ama e Tua, avviata dall'ex sindaco Massimo Cialente con l'appoggio di sindacati e lavoratori e che si era arenata nelle ultime settimane. Come confermato dall'assessore Mannetti al termine della riunione, «è stato raggiunto l'accordo sulla gestione in house dei servizi e ora bisogna solo verificare i requisiti del Centro turistico Gran Sasso per la gestione della funivia. Ma sicuramente è tutto a posto. In caso contrario, in subordine c'è sempre l'Ama. La gestione resta comunque alle municipalizzate e non verrà data all'esterno». L'ingresso di Ama in Tua potrebbe dunque prevedere, all'interno del pacchetto, anche la gestione della funivia, il cui funzionamento è regolato dal ministero dei Trasporti e per la quale il Ctgs riceve finanziamenti da parte della Regione. Non è una novità: pensando all'arrivo dei privati, l'ex sindaco Massimo Cialente auspicava che restasse comunque pubblica la proprietà della funivia, così come quella di impianti e strutture ricettive. «La funivia di Fonte Cerreto», spiega l'amministratore unico del Ctgs Fulvio Vincenzo Giuliani, «è soggetta agli obblighi del trasporto pubblico locale, a prescindere dalla redditività. Il passaggio all'Ama, dopo la fusione con Tua, è coerente dal punto di vista normativo. Ma non si può non tener conto del fatto che l'impianto serve la stazione sciistica e le strutture ricettive in quota. In caso di maltempo, ad esempio, chi la gestisce deve garantire che la stazione non resti isolata. C'è anche un aspetto, non secondario, di tipo economico: è la funivia a dare il maggior reddito all'azienda». LA NUOVA SEGGIOVIA. Plauso alla ditta che sta eseguendo i lavori alle Fontari - l'appalto è stato vinto dalla Leitner di Vipiteno e dalla Toninelli srl - sia da parte di Giuliani che del portavoce del comitato #SaveGranSasso Luigi Faccia. «Lavorando con doppi turni hanno già recuperato il ritardo sulla partenza», dice Giuliani, «e nell'ultima riunione con il Parco è stato pianificato che in autunno si potrà procedere con la ripiantumazione dell'erba, con un notevole recupero anche dal punto di vista ambientale». Secondo Faccia, «le cose stanno andando bene, l'entusiasmo e le condizioni meteorologiche sono quelle giuste, ma verranno momenti difficili, dove la determinazione dell'ambiente e il nostro appoggio saranno fondamentali».

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