LANCIANO Se ne parla dal 2012 ma, ad oggi, non c'è ancora nulla di concreto per riconvertire i circa sei chilometri di binari cittadini che collegano, tagliando a metà la città, il quartiere di Santa Rita alla zona di Marcianese, a ovest del comprensorio frentano. Negli anni si sono susseguiti idee e progetti fino all'ultima proposta del ramo ferro della società di trasporti regionale Tua, la Sangritana, la quale prevede la creazione di una linea di tram di superficie. Di qui l'aut aut del sindaco di Lanciano Mario Pupillo alla Regione, ente attuatore e, soprattutto, finanziatore, di qualsiasi progetto si voglia realizzare per lo spazio urbano occupato da binari non più utilizzati. «Se entro l'autunno non ci sarà un atto concreto da parte della Regione», dichiara il primo cittadino e presidente della Provincia di Chieti, «provvederò ad avviare le pratiche per la realizzazione di una pista ciclabile e pedonabile al posto dei binari». Un progetto che era stato già accarezzato in passato, dall'allora associazione Ecovie e che nel comprensorio, dato che il tracciato ferroviario si snoda per 21 chilometri tra Castel Frentano, Lanciano, San Vito, Treglio e Rocca San Giovanni, aveva trovato una certa accoglienza, sebbene tra le fasce tricolore alcune ipotizzassero anche il ritorno del glorioso Treno della Valle. Un vecchio studio della Sangritana, sotto la presidenza di Pasquale Di Nardo, aveva tuttavia avvertito gli amanti delle biciclette che costerebbe di più smantellare i binari (il calcolo parlava di oltre 7 milioni di euro) che adeguare la tratta ferroviaria al passaggio di un tram-treno (una delle primissime ipotesi in campo) o di una metropolitana leggera o tram di superficie. Quest'ultima idea era tornata in auge nuovamente di recente. La società Tua ha già pronto uno studio preliminare e ha firmato un contratto applicativo del valore di 3 milioni di euro, sfruttando un accordo quadro con la Salcef, società leader nel campo delle costruzioni ferroviarie. I soldi sarebbero già disponibili e arriverebbero da un accordo di programma Stato-Regione. Lanciano potrebbe quindi contare, nel giro di due anni, su una sorta di circolare che collega le zone periferiche di Marcianese e Santa Rita con il centro cittadino, toccando i punti di maggiore interesse della città e collegando anche diverse scuole. Il consigliere regionale delegato ai trasporti, Camillo D'Alessandro, aveva frenato auspicando un «progetto non solo confinato alla città frentana, ma che coinvolga anche il resto del territorio».Ma il sindaco Pupillo pretende ora una risposta chiara: «Qualsiasi decisione si voglia affrontare va presa in fretta, l'immobilismo non giova a nessuno». In attesa di conoscere il suo destino, l'area della vecchia stazione viene presa come luogo di bivacchi: lo dimostrava, ieri mattina, il tappeto di bicchieri di plastica, bottiglie di vetro e boccioni di vino vuoti abbandonati tra i binari.