«Mentre parlo esplodono altri incendi a Prezza e Cocullo. Una tragedia. Con Luciano D'Alfonso chiamiamo Palazzo Chigi. Chiediamo aiuto. Servono altri aerei, che vengano anche dai paesi amici a spegnere questo fuoco avvelenato. Continueremo a trovare ogni soluzione, ma bisogna fermarli questi assassini. Appena si spegne un fuoco, ne parte un altro ». La senatrice Pd, Stefania Pezzopane, si esprime così. E’ preoccupata e affranta. «Non si finisce di ringraziare tutte le persone che, da giorni, stanno lavorando senza sosta per salvare il patrimonio naturale della nostra regione», dice: «Vigili del fuoco, Carabinieri Forestali, Protezione civile, Esercito ma anche cittadini e volontari che hanno deciso di dare il loro contributo. Ma serve ancora, serve tutto. Serve ovunque. Forse servono anche strumenti nuovi, non sono solo pazzi piromani, c'è un disegno criminale», sostiene la senatrice. La sua chiave di lettura è la stessa del governatore. «Mi rivolgo al Ministro dell'Interno, al Ministro della Giustizia, agli organi della Magistratura e delle forze dell'Ordine », continua, «serve una strategia coordinata tra procure ed ogni altro utile organismo. Non sono fatti scollegati l'uno dall'altro, potrebbe esserci un disegno criminale superiore, un voler mettere in scacco le istituzioni, alimentare bisogni dentro cui collocare malaffare. Chiedo con energia che si compia ogni sforzo per rintracciare gli autori dei roghi e li si sottoponga a una rigorosa attività giudiziaria». Pezzopane entra nel dettaglio: «Desta sospetto la scientificità con cui vengono innescate le fiamme, in luoghi così lontani tra loro da richiedere una dispersione di uomini e mezzi su una vasta area». E ancora: «E' noto che dietro un incendio possono esserci diversi motivi, che spaziano dalla piromania alla speculazione agraria passando per la necessità di lavoro per alcune categorie. Al momento non si hanno certezze ma si possono elaborare ipotesi; l’unica evidenza è che nell’estate in corso l’Abruzzo è bersagliato da episodi di violenza ignea come mai prima nella sua storia». Il quadro è drammatico: roghi che nascono senza soluzione di continuità, tenendo conto del fatto che la combinazione tra fuoco, alta quota, legna secca e assenza di pioggia eleva a potenza la distruttività degli eventi. «Nei prossimi giorni presenterò un'interrogazione urgente per verificare anche se ci sono stati errori e mancanze nei primi giorni da parte dei Dos locali (direttori delle operazioni di spegnimento, ndr) nella gestione di questi incendi », annuncia la senatrice. «Le nostre montagne vengono distrutte. Lo stato di emergenza deve continuare fin quando verrà spenta l'ultima piccola fiamma. Ognuno deve fare il proprio dovere. Ma bisogna lavorare uniti per mettere fine a questo disastro ambientale e», conclude Pezzopane, «sarà necessario prevedere pene più stringenti per gli autori di questi attentati alle nostre bellezze naturali e alla nostra salute. Siamo di fronte ad assassini ambientali e come tali vanno trattati».