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Data: 30/08/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Atac, sospeso l'autista No Vax «Non l'ho scritto ma lo penso»

Sospeso a tempo indeterminato dal servizio l'autista Atac che domenica scorsa aveva scritto sul display di una vettura il messaggio no vax «Vaccinati sto...». Immagine che poi aveva postato su Facebook sulla pagina Genitori e bambini liberi e sani - popolo unico.
L'azienda di via Prenestina ha bollato il gesto come «grave ed inaccettabile violazione dei regolamenti aziendali e conseguente danno all'immagine della società». Imbarazzo e silenzio dal Campidoglio. Nessuno, né i consiglieri pentastellati né la sindaca, si è pronunciato sul caso. Nonostante proprio ieri Virginia Raggi sia uscita sulla lotta all'evasione fiscale sui bus Atac.
IL PERSONAGGIO
L'autista finito nei guai, A. C., già in passato aveva avuto un problema disciplinare. Risultò positivo agli esami tossicologici per via di alcune sostanze contenute negli integratori. Il procedimento alla fine si è concluso a suo favore davanti ai giudici, grazie anche ai pronunciamenti dei medici. La linea difensiva dell'autista sospeso è questa: «La foto è stata fatta al mio ritorno dopo essere stato al bagno poiché l'azienda non mette a disposizione bagni agli autisti nei capolinea e al ritorno ho trovato quella scritta che ho fotografato e postato in un gruppo che si occupa di informazione libera».
In poche parole l'autista dice di condividere il messaggio ma di non esserne l'artefice. Dunque sarebbe opera di un collega. Una versione che non ha impedito ad Atac di aprire un procedimento nei suoi confronti e di sospenderlo a tempo indeterminato dal servizio fino a quando l'istruttoria interna sarà conclusa. A dire il vero il dipendente domenica ha scritto altro su Facebook insieme alla foto del display dell'autobus: «Scusate il termine colorito, ma stamattina mi sono svegliato così e aspettando di partire ho voluto dipingere il mio bus così». Ricostruzioni dunque che non coincidono.
LE ACCUSE
Il «no-vax» nega che in queste l'assessore Margherita Gatta, nota per le sue battaglie contro i vaccini si sia schierata al suo fianco così un pezzo del M5S. Anzi, si dice apolitico e slegato anche da qualsiasi organizzazione sindacale. Una ricostruzione, anche questa, che stride. Il Pd va all'attacco. Il dirigente dem Luciano Nobili chiede «pene esemplari». E aggiunge che «li deve prendere il sindaco Raggi».
Come Partito democratico, dice ancora Nobili, «chiediamo a lei e all'assessore Meleo in che modo pensano di sanzionare questo gravissimo episodio che ha infangato la città e l'azienda di cui il Campidoglio è proprietario di fronte all'intero Paese».
Nessuno, è la conclusione di Nobili, «deve avere neanche il minimo sospetto che siccome la neo assessore Gatta e molti esponenti del M5S si sono distinti nelle manifestazioni no vax più violente ci sia l'intenzione di chiudere un occhio di fronte ad episodio increscioso». Michela Di Biase, capogruppo del Pd in consiglio comunale, ha già depositato un'interrogazione a Raggi e Meleo. Un modo per stanare il M5S che da domenica a oggi non ha ancora avuto modo di esprimersi per condannare il gesto, lasciando la vicenda a una burocratica nota dell'Atac .

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