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Data: 30/08/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Vecchia ferrovia, ipotesi pista ciclabile

Spunta anche l'ipotesi di una pista ciclabile al posto del vecchio tracciato della ferrovia Sangritana (nella foto) nel tratto San Vito-Lanciano-Marcianese. Ne parla il sindaco Mario Pupillo che invita la Regione a tenere fede all'impegno di realizzare una metropolitana di superficie, altrimenti si penserà ad un'altra soluzione, che sarebbe proprio quella di una pista ciclabile. Potrebbe anche essere una provocazione, ma va anche detto che la Giunta Pupillo punta da tempo verso una mobilità con le piste ciclabili, come già avvenuto in via del Mare. Ma in città, sono in pochi ad essere favorevoli a trasformare il tracciato ferroviario in una pista ciclabile, perché la dovrebbero utilizzare anche i bambini che vanno a scuola, anziani, pensionati, donne che vanno a fare la spesa, e in questi casi la bici non è che serva molto. «Partendo dal presupposto - dice Antonello Di Campli Finore, ingegnere ed esperto del settore, coordinatore di Ali - che il Sindaco non ha poteri decisionali e attuativi in materia di trasporto su ferro e su terreni demaniali, a me pare che, più che altro, sia cominciato un certo teatrino. Alla Sangritana non occorre nessun progetto, ma solo uno che abbia il coraggio di rimettere sui binari il materiale rotabile. Il resto viene da solo con il tempo e gli investimenti. Comunque, meglio un treno che delle presunte bici, ricordando che la ex Sangritana non è un tracciato cittadino ma regionale. Solo per ricordare: quando era in esercizio, il tratto San Vito Chietino e la Marina aveva un raggio di curvatura di 95 m, tra i più stretti al mondo, quindi immaginate quanto patrimonio turistico ci siamo eliminati chiudendo quel tratto? Ora chiamatela come volete: ferrovia, metropolitana di superficie, ecc...ma sono binari con delle traverse e delle locomotive sopra. L'errore è stato interrompere il servizio all'epoca in città, perché le zone che dicono adesso di voler collegare esistono da 50 anni, e la ferrovia ancora prima».

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