Iscriviti OnLine
 

Pescara, 24/11/2024
Visitatore n. 740.945



Data: 01/09/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Sanità e polemiche - Scontro sul tesoretto da 70 milioni di euro. Paolucci esulta: «Sistema in equilibrio economico». Chiodi replica: «Solo fumo negli occhi, effetti di politiche precedenti»

PESCARA Un tesoretto da 69 milioni 700 mila euro. Assegnato alla sanità abruzzese dal tavolo di monitoraggio costituito dai ministeri della Salute e dell'Economia. Un "premio", in sostanza, per «l'adempimento degli obiettivi previsti per l'annualità 2015», spiega dall'assessorato regionale alla Sanità guidato da Silvio Paolucci. Ricordando anche come, nel documento stilato al termine dell'ultima riunione dell'organismo interministeriale, si sottolinei «l'equilibrio economico del sistema sanitario regionale, grazie agli utili portati a nuovo e agli accantonamenti stanziati per il ripiano delle perdite ancora presenti nello stato patrimoniale relativo alla Gestione sanitaria accentrata». Ma se la Regione esulta, non mancano polemiche e accuse. A cominciare da quelle lanciate dall'ex governatore dell'Abruzzo, Gianni Chiodi. Solo «fumo negli occhi», taglia corto il consigliere di Forza Italia: «Eh no caro assessore, una persona con la sua formazione universitaria non parlerebbe mai di equilibrio economico del sistema sanitario abruzzese nel 2016 quando, invece, la sua gestione ha generato disavanzo che è stato costretto a riequilibrare con coperture di bilancio», argomenta l'ex presidente dell'Abruzzo. Spalleggiato dal collega di partito Mauro Febbo: «Ritengo insopportabile e detestabile che si continui a raccontare una realtà fantasma che esiste solo nei suoi sogni mentre la sanità abruzzese corre rapidamente verso il baratro per manifestata e provata incapacità sia del governo regionale sia del suo delegato».Posizioni diametralmente opposte a quelle di Paolucci. Che rivendica i meriti della sua gestione. A cominciare dal rispetto dei «limiti previsti dalla normativa per il pagamento dei debiti pregressi degli enti del servizio sanitario». Sul punto, «al 31 marzo scorso era stato erogato il 100 per cento delle risorse ricevute dallo Stato (e in parte anche dal bilancio regionale) per il saldo dei fornitori», spiega l'assessore, ricordando anche come il tavolo di monitoraggio abbia «preso atto del rispetto dei tempi medi di pagamento da parte delle Asl abruzzesi». Quanto al Piano di riqualificazione del Servizio sanitario regionale, inoltre, «i tecnici ministeriali hanno valutato favorevolmente i risultati degli indicatori Lea (Livelli essenziali di assistenza, ndr) 2015, assegnando un punteggio di 182, livello mai raggiunto dall'Abruzzo». Insomma, assicura Paolucci, «la migliore risposta alle polemiche dei mesi scorsi, che mettevano in dubbio i risultati del lavoro messo in campo dal governo regionale in questi 3 anni». Sebbene, conclude l'assessore, «siamo consapevoli che c'è ancora molto da fare».Analisi che, però, non convince affatto l'opposizione consiliare targata Forza Italia. Secondo Chiodi, nel 2016 non esisterebbe alcun equilibrio economico. E, per l'ex governatore, è lo stesso Paolucci ad affermarlo quando spiega che sarebbe stato raggiunto attraverso gli «utili portati a nuovo e agli accantonamenti stanziati per il ripiano delle perdite». Cioè con gli utili dei precedenti esercizi, fa notare Chiodi. Che aggiunge: «Perché Paolucci non specifica a quali anni si riferiscono le coperture da usare per coprire il disavanzo del 2016? Non vorrei che ciò fosse dovuto a precedenti virtuose gestioni». E in attesa di leggere il verbale del Tavolo di monitoraggio, Febbo avverte: «L'assessore farebbe bene a non lasciarsi andare a certe dichiarazioni che finiscono solo per indispettire gli abruzzesi e, soprattutto, il personale sanitario medico, infermieristico e paramedico che vive sempre di più in un vero stato di trincea».

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it