L'AQUILA - "Il progetto di riorganizzazione del settore del trasporto pubblico locale ipotizzato di recente dalla Regione Abruzzo in risposta ai nuovi dettami normativi imposti dalla Riforma Madia, denota un evidente ed inopportuno ritorno al passato che, se da un lato, non sembra minimamente scalfire ed intervenire sull'anomalia abruzzese in cui operano ben 46 imprese di trasporto locale delle quali circa il 50% dispone meno di cinque addetti e meno di cinque autobus, dall'altro fa emergere la chiara volontà di non perseguire proprio quella razionalizzazione delle imprese partecipate che rappresenta come è noto il fulcro e, se vogliamo, il principale obiettivo della stessa riforma Madia che attiene i servizi pubblici locali e le società partecipate".
Così la Cgil e la sua Federazione trasporti, che in una nota a firma di Franco Rolandi e Rita Innocenzi annuncia uno sciopero regionale del settore per il 15 settembre prossimo.
Per il sindacato "è altresì non condivisibile l'adozione di provvedimenti che ancora una volta andranno a penalizzare fortemente le aree interne della regione".
"Così come è del tutto inaccettabile il mancato accertamento delle responsabilità e il mancato allontanamento di quanti in veste di dirigente o di amministratore, si sono resi artefici, nel recente passato, di una pessima gestione delle aziende pubbliche e di quelle partecipate dalla Regione e che, nonostante tutto, ancora oggi, continuano a ricoprire ruoli di responsabilità apicali nel sistema dei trasporti".
"Uno scenario che nel complesso denota decisioni e comportamenti da parte della Regione, esattamente in linea e in continuità con i precedenti governi regionali", concludono i sindacalisti nella nota.