PESCARA La regione ideale per il contribuente? L'Abruzzo. Dove il cittadino può beneficiare del massimo di servizi pubblici con il minimo esborso di tasse. Lo rivela la quarta edizione del Taxpayer Italia, realizzato dal Centro Studi Sintesi per ilSole24Ore. Che, nell'edizione di ieri, ha dedicato un focus dettagliato al quadro nazionale. Evidenziando come, nel 2017, «la regione che meglio soddisfa questo mix ottimale» sia proprio l'Abruzzo, seguito da Umbria e Marche. Chi sale e chi scende. Certo, il sogno di ogni contribuente sarebbe godere della tassazione della Calabria, la più bassa d'Italia con 5.254 euro per abitante, e beneficiare dei servizi del Veneto, i migliori a livello nazionale con 132 punti registrati dal relativo indicatore. Un bel sogno, non c'è che dire, ma come tale irrealizzabile. Anche se l'«impresa» di avvicinarlo il più possibile, scrive ilSole24Ore, quest'anno «è riuscita all'Abruzzo, che ha raggiunto la vetta (nella tabella a fianco la classifica integrale), grazie soprattutto alle performance sui fronti sicurezza e ambiente». Scalzando, come detto, dal gradino più alto del podio l'Umbria, prima nel 2016, e le Marche, capolista 2014 e 2015. «In coda figura invece la Valle d'Aosta, la regione più lontana dall'ideale teorico, che precede Calabria e Sicilia - spiega il quotidiano di Confindustria -. Per il resto, va segnalato che ai piedi del podio si trova il Friuli-Venezia Giulia (perde una posizione rispetto al 2016), mentre la Basilicata risale di cinque gradini, collocandosi al quinto posto». Frenano leggermente, invece, Veneto e Toscana che scendono rispettivamente al sesto e al settimo posto.Tasse e servizi. Più nel dettaglio, analizzando la classifica 2017 del Centro Studi Sintesi, il livello di tassazione non presenta significative variazioni rispetto all'anno precedente. «Ai primi posti (gettito tributario pro capite più alto) si trovano Valle d'Aosta e Lombardia - sottolinea ilSole24Ore -. L'Emilia Romagna "sorpassa" il Lazio, collocandosi al terzo posto». Posizioni immutate, invece, nella parte bassa della classifica, «con tutte le regioni del Sud, e la Calabria all'ultimo posto». Quanto, invece, al livello qualitativo dei servizi pubblici, per il secondo anno consecutivo è il Veneto a farla da padrone. «Seguito dalla Lombardia (terza nel 2016) e dall'Emilia Romagna (sesta l'anno scorso). Mentre il Trentino-Alto Adige «scivola dalla seconda alla sesta posizione». Interamente occupata dal Mezzogiorno, anche in questo caso, la parte più bassa della classifica. Dove compare «ancora una volta la Calabria», all'ultimo posto in graduatoria (occupato nel 2016 dalla Sicilia quest'anno penultima), «preceduta da Campania, Sardegna e Puglia». Indicatori e parametri. Ma su quali parametri si basa la ricerca pubblicata dal quotidiano di Confindustria? Sono in tutto venticinque, articolati in sei aree, gli indicatori del livello qualitativo dei servizi presi in esame dal Centro Studi Sintesi. Molti dei quali «perfettamente corrispondenti» allo studio realizzato negli Usa da Wallet Hub, dal quale la ricerca è mutuata. Altri, invece, più specificamente tarati sulle peculiarità del nostro Paese. Le sei aree prese in considerazione riguardano le infrastrutture, l'istruzione, la sanità, l'economia, la sicurezza e l'ambiente. Capitoli, questi ultimi due, che, come detto, sono stati decisivi per consentire all'Abruzzo di balzare al vertice della classifica. In particolare, sotto la voce sicurezza, sono stati considerati gli indicatori relativi agli omicidi volontari, ai reati sessuali (ogni 100 mila abitanti per entrambe le casistiche), alle morti in incidenti stradali (ogni 100mila veicoli circolanti) e al numero di minorenni denunciati sul totale della popolazione tra i 14 e i 17 anni. Sono ricompresi nell'area ambiente, invece, gli indicatori relativi alla spesa per utenze domestiche per il servizio idrico e allo sforamento dei limiti di Pm10 (le cosiddette polveri sottili, ndr). Oasi del contribuente. «Per determinare, invece, il livello di pressione tributaria in ciascun territorio ci si è avvalsi dei "Conti pubblici territoriali" (Cpt), utilizzando la media delle entrate tributarie delle amministrazioni pubbliche dell'ultimo triennio disponibile (2013-2015)», spiega ancora ilSole24Ore. Dati, in base ai quali, con un punteggio di 36,5, proprio l'Abruzzo si è rivelata la regione ideale. Quella cioè, conclude lo studio pubblicato dal quotidiano di Confindustria, in grado di «offrire, in media, la maggiore soddisfazione al contribuente».