PESCARA Un po’ a sorpresa, l’Abruzzo si guadagna un primato singolare secondo la classifica del Taxpayer Italia riportata da Il Sole24Ore: in testa alla graduatoria nazionale elaborata dal centro studi in base al rapporto tasse-servizi, una medaglia da impresa olimpica guadagnata soprattutto sul fronte “sicurezza e ambiente”, che nella regione verde d’Europa devastata dagli incendi potrebbe indurre a qualche riflessione e suscitare non poche perplessità mentre il Morrone ha appena smesso di fumare. I dati, però, parlano chiaro: i contribuenti abruzzesi sono quelli che ricevano di più in termini di servizi in rapporto alle tasse versate. Insomma, il cittadino non avrebbe proprio alcun motivo per lamentarsi con il fisco: l’Abruzzo balza in testa nella classifica del 2017 scalzando l’Umbria (che dopo il podio più alto ottenuto nel 2016 deve accontentarsi del secondo posto) e le Marche, regione che si era invece guadagnata il primato per due anni consecutivi: nel 2014 e 2015. Come dire, il ritorno dell’“isola felice” se la percezione di famiglie e imprese andasse nella stessa direzione. La politica, naturalmente, ne approfitta per fare luccicare la medaglia sul petto. Per il capogruppo del Pd in Regione, Sandro Mariani, si tratta di «un risultato che non può che renderci orgogliosi e che sancisce l’ottimo lavoro svolto dal governo di centrosinistra all’Emiciclo: nonostante le emergenze che abbiamo dovuto affrontare in questi mesi, siamo riusciti a diventare un punto di riferimento per le altre realtà territoriali». Festeggia anche il segretario del Pd Abruzzo, Marco Rapino (foto): «Un ottimo punto di partenza da cui muoverci verso una più precisa e puntuale analisi politica rispetto a ciò che è stato fatto. Oggi il dato incontrovertibile è che, dopo tre anni di governo regionale a guida Pd, l’Abruzzo è quella che più si avvicina alla “Regione ideale”, come riportato nello studio de Il Sole24Ore. Ovvero quella - aggiunge il segretario - che rasenta l’equilibrio perfetto: paghi meno tasse e ottieni il massimo delle prestazioni. Un risultato non scontato, che approfondiremo nelle prossime settimane anche per comprendere meglio come migliorare e aumentare i nostri livelli di efficienza».