CAPITIGNANO Zone rosse piene di macerie. Sfollati in attesa di case di legno. Norme sovrapposte tra i due terremoti, del 2009 e del 2016-2017. Attività commerciali nei container. Ma non tutte. Se non chiuse. Chiese inagibili. E l'inverno incipiente. In un contesto del genere, il raggio di sole rappresentato dall'apertura di una scuola dell'infanzia a Capitignano, alla presenza del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, non basterà a placare l'ira, e lo scoraggiamento insieme, delle popolazioni dei centri dell'Alto Aterno più colpiti dalle scosse di agosto e ottobre 2016 e gennaio scorso.SCUOLA NUOVA, SOLDI VECCHI. Già, perché stamani alle 11 a Capitignano si taglia il nastro di una scuola (costata poco più di un milione) abbattuta e ricostruita con fondi del terremoto del 2009. Cioè otto anni dopo. I ritardi nel ripristino di condizioni di vivibilità dopo le catastrofi naturali sono una delle conseguenze peggiori per le zone interne montane. «Qui già è difficile vivere, figuriamoci sopravvivere», è il mantra che si ascolta tra i pochi residenti nelle stradine che separano edifici che quasi si toccano, tra puntellamenti e ponteggi. DOPPIO CRATERE. Il «problema dei problemi», come spiega il sindaco di Pizzoli, Giovannino Anastasio, «è la sovrapposizione di due terremoti: 2009 e 2017. Siamo paralizzati, perché la vecchia governance, che ha sede a Fossa, sostiene che fino a quando non si chiariranno le linee guida per il nuovo sisma, nell'ipotesi di sovrapposizione di danno tra gli eventi successivi servono dichiarazioni complicatissime che scoraggiano sia chi amministra sia i proprietari delle case. Il governo si è impegnato a fare l'ordinanza in cui definisce questi punti e armonizza i vari decreti, ma ad oggi ancora non c'è. Forse sarà pronta per il 9 settembre, ultimo giorno di servizio del commissario Errani».FINE MANDATO. Ci sarà anche l'ex presidente dell'Emilia Romagna, insieme al presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, e ai sindaci di Capitignano, Barete, Cagnano Amiterno, Campotosto, Montereale e Pizzoli (i sei centri aquilani del cratere sismico, che annovera anche 17 comuni del Teramano) all'incontro col premier. IL PROGRAMMA. Gentiloni è atteso in elicottero alle 9.30 a Campotosto, prima tappa della visita. Previsto un sopralluogo a una delle tre dighe del lago, e un giro a piedi nella zona rossa. Da lì il premier si sposterà nella scuola dell'infanzia di Capitignano, dove sono previsti la cerimonia e i discorsi ufficiali. Seguirà un vertice tra premier e sindaci. Alle 12 il presidente del Consiglio ripartirà alla volta di Roma. «Ringrazio il premier», ha detto il presidente D'Alfonso, «che ha mantenuto l'impegno assunto: venire a visionare di persona lo stato dell'invaso di Campotosto e, più in generale, la situazione nell'area dell'Alta Valle dell'Aterno. Ho ritenuto fosse giusto invitarlo all'inaugurazione della scuola di Capitignano poiché gli edifici scolastici sono uno dei luoghi-faro della nostra comunità ed è ad essi che vogliamo dedicare la priorità nelle fasi di ricostruzione e messa in sicurezza».