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Pescara, 24/07/2024
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Data: 06/09/2017
Testata giornalistica: Clickmobility
Roma: Atac rischia di portare al default finanziario il Comune. Il Comune di Roma vanta nei confronti di Atac crediti per 477 milioni di euro. Il fallimento dell'azienda di trasporti si ripercuoterebbe sull'esauste casse comunali

Il buco c'è ed è pure grosso: 477 milioni di euro. A tanto ammontano i crediti che il Comune di Roma vanta nei confronti della disastrata azienda di trasporti cittadina. La vicenda paradossale dell'affaire legato al destino di Atac è che i debiti dell'azienda, che data la situazione difficilmente onorerà, tengono al riparo i conti del Comune di Roma.


Già perché qui soldi sono parte integrante del bilancio consolidato del Campidoglio e lo tengono in equilibrio. L'eventuale fallimento della municipalizzata, infatti, cancellerebbe in un secondo questa voce dall'attivo (anche se puramente ipotetico) del Comune, che difficilmente potrebbe reperire in breve una cifra superiore all'intero piano di riequilibrio triennale del deficit, che prevedeva tagli alla spesa per circa 440 milioni.


Il default dell'azienda del trasporto pubblico, quindi, rischierebbe di portare con sé anche il socio unico di riferimento, oppure di costringerlo a tagliare drasticamente le spese in settori vitali, dalle politiche sociali ai lavori pubblici. Se questo è il panorama che si estende sotto al colle capitolino si capisce anche l'estrema cautela con cui ci si sta avvicinando alla procedura del concordato.


La riduzione delle spettanze dei creditori, prevista da questo strumento normativo per consentire all'azienda in difficoltà di saldare i propri debiti senza fallire, riguarderebbe anche (e soprattutto) l'amministrazione comunale, che potrebbe veder ridotta anche drasticamente quella cifra 477 milioni.


Dal Campidoglio però fanno notare che Atac vanta anche crediti per 381 milioni: si tratterebbe in sostanza della classica partita di giro che però - come scrive il quotidiano romano "Il Messaggero", oggi in edicola - si è incastrata nelle varie operazioni finanziarie portate a termine negli ultimi anni per salvare i conti di amministrazione e azienda - e così compare come voce passiva nei documenti contabili di entrambe le parti in causa.


Il rosso dell'Atac - sostiene il giornale - si è accumulato anche negli ultimi anni. Dopo il 2008 - anno in cui si è creata la bad company capitolina, con la gestione commissariale del debito pregresso di Palazzo Senatorio - la municipalizzata del trasporto pubblico ha accumulato altri 500 milioni di debiti.

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