La protesta del «paese dimenticato » non è andata in scena. A Campotosto, dove i bambini giocano in piazza tra cumuli di macerie e container dove la vita è tornata faticosamente a scorrere dietro un banco di alimentari e di un bar, l’arrivo del premier Paolo Gentiloni ha portato una ventata di speranza. Niente striscioni a Campotosto, perché quello esposto ad ogni evento pubblico, con su scritto «Noi uccisi dal silenzio », è andato perso. Ma le reti arancioni da cantiere non sono riuscite a coprire le scritte «grazie del niente» e «il cratere dimenticato» comparse, ad onor del vero già da tempo, sui muri di edifici puntellati e da abbattere. “Pasquinate”, scritte con la vernice rossa, lì a testimoniare la sofferenza di un paese, passato da un terremoto all’altro, che vuole resistere anche contro l’oblio. Gentiloni, arrivato qualche minuto dopo le 10 in quella piazza transennata, dove svetta ancora il campanile della chiesa demolita e quel che resta della sede municipale, anch’essa da buttar giù, si è soffermato davanti a un altare “improvvisato” e a un crocifisso poggiato sul container che ospita l’ufficio postale. È qui che dal 18 gennaio scorso si celebrano le messe, così come i funerali, sotto dei gazebo che vengono aperti e poi richiusi a cerimonia finita. Ieri non c’era messa, ma le donne del paese hanno allestito comunque l’altare per ribadire che «senza una chiesa non c’è comunità». «Ho 89 anni, sono vecchia e non voglio morire sapendo di non poter avere neppure un funerale in chiesa», ha detto Diomira Zilli a Gentiloni che l’ha salutata abbracciandola. La chiesa ci sarà, così hanno assicurato il sindaco Luigi Cannavicci e il presidente della Regione Luciano D’Alfonso che, insieme alla senatrice Stefania Pezzopane e a un nutrito gruppo di amministratori e rappresentanti istituzionali, hanno accompagnato il premier nel suo viaggio a Campotosto e Capitignano. Trecentomila euro il finanziamento trovato per ristrutturare la piccola chiesa di Sant’Antonio dall’altra parte del paese. Prima Diomira, poi Coseta Simoni che, sfuggendo ai controlli marcati degli uomini della sicurezza, si è avvicinata a Gentiloni per un abbraccio. Un bacio al premier e uno anche a D’Alfonso. E lungo la strada polverosa altri abbracci e richieste di aiuto, con Gentiloni pronto a dispensare parole di coraggio e a garantire al sindaco di Campotosto e alla sua gente l’impegno totale del governo per la rinascita del paese devastato dal sisma. «Conoscevo bene la situazione di questi luoghi», si è lasciato andare Gentiloni, «ma vedere con i propri occhi fa sempre un altro effetto. Lo so, ci vuole tanto coraggio. Ma sono qui a garantirvi che faremo il possibile ». Una passeggiata tra altre macerie, tra cui quelle di una casa crollata che era stata ricostruita dopo il terremoto del 2009, poi di nuovo in piazza. Un saluto affettuoso a un gruppetto di bambini e alle loro mamme. E Giuseppina, la titolare del bar, lì ad offrirgli un caffè. Una tentazione forte per Gentiloni, “costretto” però a rinunciare e a salire sull’auto per raggiungere Capitignano. Un viaggio a Campotosto cominciato con la visita alla diga di Rio Fucino e l’incontro con i vertici dell’Enel per discutere del programma di investimenti annuali in merito alla rete che distribuisce la copertura elettrica in Abruzzo. Settanta milioni all’anno moltiplicati per un triennio, con i vertici della Regione a ribadire che «la neve non dovrà mai più interrompere, come è avvenuto lo scorso gennaio, l’erogazione di energia elettrica». Una mattinata intensa per Gentiloni a cui è stato chiesto anche di «facilitare l’allineamento delle norme tra vecchio e nuovo sisma, così da evitare ulteriori pesanti ritardi» e di potenziare la Protezione civile. «Messaggio ricevuto», è stata la risposta del premier a D’Alfonso e ai sindaci del comprensorio incontrati poi a Capitignano. Con il presidente del Consiglio dei ministri anche Vasco Errani, al suo ultimo impegno in veste di commissario straordinario per la ricostruzione delle aree del Centro Italia. Al suo posto è imminente la nomina di Paola De Micheli, deputata del Pd e sottosegretario all’Economia