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Data: 07/09/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
«Prometto l'impegno mio e del Governo per dare una mano»

CAPITIGNANO Da parte del Governo «l'impegno è totale». Una visita lampo ma d'effetto, quella di ieri, del premier Paolo Gentiloni a Capitignano per inaugurare dopo otto anni dai tragici accadimenti, una scuola dell'infanzia per 25 bambini. «Abbiamo bisogno di certezze- ha esordito il premier nella sobria cerimonia sotto la tettoia- e la certezza e l'impegno del Governo, del Parlamento e delle istituzioni per l'opera di ricostruzione. Vedo un grande impegno da parte dei sindaci e delle comunità del territorio per mantenere viva la speranza e fare il più possibile per una ricostruzione accelerata. Ci sarà da parte del Governo e mio personale un impegno continuo per esserci e dare una mano. Quello che colpisce, di quanto accaduto nell'ultimo anno- ha detto sempre il Primo ministro- è la ripetizione dei fenomeni e di fronte a questo è straordinario vedere come comunque ci sia la volontà di ricominciare, di riaprire attività imprenditoriali, di inaugurare scuole, di continuare ad abitare questi luoghi. Questa speranza è la nostra risorsa fondamentale. Il compito del Governo credo sia quello di alimentarla, cercare di incoraggiarla e darle tutti gli strumenti possibili. Lavoreremo nelle prossime settimane, aggiustando quello che c'è da aggiustare».
Poi è stato Vasco Errani, commissario per la ricostruzione dopo il terremoto del Centro Italia ad annunciare che «tutte le scuole danneggiate saranno adeguate. Le scuole- ha affermato Errani- sono una scelta strategica. Sono state avviate gare per 21 nuove scuole». Sul fronte della ricostruzione post terremoto, il governatore Luciano D'Alfonso ha detto che «abbiamo chiesto al premier Gentiloni di facilitarci l'allineamento delle norme tra vecchio e nuovo terremoto in modo da non patire il ritardo da incertezza normativa. Poi ho posto anche la questione di un ingrandimento della Protezione civile perché siamo passati da una Pc gigantesca a una Pc minimale».
L'INAUGURAZIONE Nel corso della cerimonia di inaugurazione del plesso scolastico il sindaco di Capitignano, Maurizio Pelosi, ha evidenziato come: «Il futuro dei nostri figli è il primo passo più importante per la ripresa e ci auguriamo che questa struttura possa fare da volano. La scuola che inauguriamo ha aggiunto - viene dal sisma 2009 ci sono voluti parecchi anni ma ce l'abbiamo fatta. Al premier chiediamo di velocizzare tutte le procedure, dare più potere ai sindaci e, crediamo indispensabile, poter far istruire le pratiche dai comuni stessi, quelli della ricostruzione leggera, come è avvenuto nel 2009, fino a quando non c'è stata l'istituzione dell'Ufficio Speciale che ha bloccato tutto. Però fino a quel momento, e lo possiamo dimostrare carte alla mano, abbiamo riportato nello specifico di Capitignano 150 famiglie in casa. La situazione nel paese dopo le ultime scosse vede le persone ormai assuefatte, sarà brutto dirlo, a questa situazione. È chiaro che non bisogna perdere la fiducia, anche perché noi veniamo già dai problemi del terremoto del 24 agosto poi culminato Con la scossa del 18 gennaio con epicentro a Capitignano e che ha visto molta gente spostarsi verso il Progetto Case dell'Aquila».
LE PROTESTE Al termine della cerimonia, al passaggio del premier verso l'auto, non sono mancate proteste di diversi cittadini e di rappresentanti di Casapound che hanno lamentato l'assenza di politiche sul lavoro compresa la detassazione nei luoghi colpiti dal sisma.

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