CHIETI L'annuncio che in molti attendevano, soprattutto nel governo regionale, non è arrivato: per l'Abruzzo, dunque, ad oggi non c'è all'orizzonte alcun allungamento, fino a venti anni, dei tempi entro i quali portare a termine il piano di ammortamento del disavanzo di circa 770 milioni di euro che si è accumulato negli ultimi venti anni. Il ministro Pier Carlo Padoan, ospite d'onore ieri al teatro Marrucino di Chieti, dove si è celebrato il convegno sul tema «Silvio Spaventa: l'Abruzzo che pensa Italia» organizzato dalla Presidenza della Regione Abruzzo, dalla Fondazione Pescarabruzzo, dalla Fondazione Bertrando e Silvio Spaventa e dalla Camera di Commercio di Chieti, non ha fatto cenno alcuno al disavanzo. E tuttavia ha promosso il lavoro l'esecutivo regionale, laddove ha citato tre esempi che disegnano un Abruzzo che «con poco clamore ha ottenuto risultati importanti». «Il primo - ha sottolineato riferendosi alla sanità - è la fine della gestione commissariale della finanza regionale, il ritorno la normalità grazie al buon governo, un risultato coerente con una visione nazionale. Il secondo esempio - ha aggiunto Padoan - è che l'Abruzzo è la prima regione a completare il programma di rientro come area in ritardo di sviluppo Obiettivo uno dei fondi strutturali e quindi ad essere promossa ad una situazione di normalità. Ottenere questo risultato è la combinazione di una sana gestione delle risorse di finanza ma con la visione strategica dell'industria».
IL SISMA Il terzo esempio si è incentrato su l'Aquila e sulla ricostruzione post terremoto: «Mai come prima - ha evidenziato Padoan - sono state utilizzate le risorse da destinare alla ricostruzione, risorse locali, nazionali ed europee». L'altra buona notizia, specie per chi viaggia in treno, e non si poteva non parlare di treni a proposito di Spaventa che volle la nazionalizzazione della rete ferroviaria, è che le Ferrovie dello Stato investiranno oltre un miliardo e mezzo di euro per velocizzare e raddoppiare le linea ferroviaria Pescara Roma ma anche per svecchiare, portandolo ad un'età media di 9 anni contro gli attuali 20-22, l'anzianità dei convogli.
Ad accogliere Padoan, il primo ministro del tesoro che visita l'Abruzzo e che ha fatto i complimenti a Chieti e al Marrucino, un teatro gremito da molti appresentanti delle istituzioni: il vice presidente del Csm Giovanni Legnini che nel suo intervento, fra l'altro, ha ringraziato Padoan per aver stanziato le risorse per l'Aquila e che ha auspicato per l'Abruzzo scelte riconducibili alla sostenibilità ambientale e territoriale e alla sicurezza sociale, il procuratore generale della Corte d'Appello Pietro Mennini, il comandante generale della Guardia di Finanza Giorgio Toschi, il prefetto Antonio Corona, in platea sui palchi, fra gli altri, gli imprenditori Angelo De Cesare e Carlo Toto. Il convegno, moderato da Maria Rosaria La Morgia, è stato animato dagli interventi del rettore della Lumsa di Roma Francesco Bonini, del sostituto procuratore generale della Corte dei Conti Erika Guerri, dell'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Renato Mazzoncini, del presidente della Regione Luciano D'Alfonso. Quest'ultimo ha annunciato che la Regione comprerà l'intera casa di Spaventa ma soprattutto ha auspicato che l'Abruzzo, nell'ottica della dotazione infrastrutturale, sia «il bersaglio di investimenti da parte di Enel, Terna e Ferrovie».
Avevano aperto i lavori il presidente della Fondazione Spaventa Raffaele Bonanni, il consigliere regionale Camillo D'Alessandro, la senatrice Stefania Pezzopane, il presidente della Fondazione Pescarabruzzo Nicola Mattoscio e il presidente del Tar Abruzzo Antonio Amicuzzi.