Due provincie, una voce unanime. Le sezioni di L'Aquila e Teramo del sindacato CGIL dicono un no secco all'uscita - decisa dalla Regione Abruzzo - della Giulianova-Roma dal novero dei servizi garantiti dalla divisione gomma della società TUA. La tratta, infatti, assieme ad altre sette definite "a lunga percorrenza" e che si muovono anche al di fuori del territorio regionale, è in procinto di essere scorporata dal piano operativo della società di Trasporto Unico Abruzzese venendo invece affidata in regime di libero mercato alla Sangritana Spa. Società, quest'ultima, ad oggi senza personale e senza mezzi propri. La Sangritana infatti è propaggine della FAS - assorbita in TUA al pari di Arpa e GTM - e per lei La precedente governance della società unica di trasporti aveva deciso un destino di chiusura oggi invece sconfessato dalle mosse della Regione Abruzzo. Mosse che, per CGIL, oltre ad andare in conflitto rispetto alla legge nazionale sulla razionalizzazione delle partecipate (Regione Abruzzo entrerebbe in Sangritana), avrebbero ricadute negative in termini sia occupazionali (50 posti di lavoro a rischio) che economici. Per TUA rinunciare alle tratte più redditizie (come appunto la Giulianova-Teramo-L'Aquila-Roma) significherebbe, a caduta, perdere introiti che allo stato attuale garantiscono la possibilità di portare avanti il trasporto pubblico locale nelle zone più periferiche delle aree interne. La resurrezione di Sangritana, per CGIL, sarebbe evitabile con il semplice strumento di una separazione contabile da attuare in TUA e che dividerebbe le attività di servizio pubblico dal restante volume operativo. Per sensibilizzare su questo argomento CGIL ha proclamato, per il prossimo 15 settembre, 4 ore di sciopero nel comparto del trasporto pubblico locale.