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Data: 11/09/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Paura in Abruzzo, scossa da 3.9 nella Marsica

L'AQUILA La terra trema ancora e in un attimo torna il panico. Prima al nord Italia, dove ieri sera poco dopo le 20, nell'area di Morfasso, in provincia di Piacenza, è stata avvertita una scossa di magnitudo 3.7. L'epicentro si trovava a dieci chilometri di profondità. Due ore più tardi, la terra è tornata a tremare anche in Abruzzo. Non lontano dalle zone colpite dai dirompenti sciami sismici dello scorso anno che devastarono Amatrice e molte altri tra paesi e piccole cittadine e a due passi dall'Aquila, già duramente colpita dal sisma del 2009. In questo secondo caso l'intensità del terremoto è stata più forte: una scossa di magnitudo 3.9 ha rotto la tranquillità di Scurcola Marsicana, un piccolo paese in provincia dell'Aquila. La falda, secondo le prime verifiche compiute dall'Istituto nazionale di Geofisica e vulcanologia, è nuova. Il territorio della Marsica, per sua conformazione, non è estraneo ai terremoti ma questa zona non era mai stata interessata da eventi sismici. Ieri sera la scossa è stata percepita in molti quartieri dell'Aquila, quelli soprattutto a ovest della città, in molte zone della Capitale e di altre città delle Marche come Macerata e Recanati. In pochi invece l'hanno avvertita nell'area intorno ad Avezzano. Si è trattato di una manciata di secondi: il tempo di rendersi conto di cosa stava accadendo per dar seguito al panico e allo spavento. In un attimo la paura si è propagata attraverso i social, complice anche l'iniziale (ed errata) stima sull'intensità dell'evento sismico. A pochi minuti dalla scossa, infatti, siti specializzati statunitensi segnavano 4.4 di magnitudo. Poi la stima è scesa a 3.4 per attestarsi secondo le indagini dell'Ingv su 3.9. Oggi, intanto, scuole chiuse ad Avezzano, Tagliacozzo e Scurcola.
L'EPICENTRO
La scossa è stata avvertita soprattutto nella zona est di Roma. L'epicentro del terremoto si trova a trenta chilometri da L'Aquila, a una cinquantina di chilometri da Guidonia, a 45 da Tivoli e a 73 dalla Capitale. È tornata forte la paura, soprattutto laddove il ricordo del dramma del sisma è ancora vicino. Allarme tra la popolazione anche nei dintorni di Roma, ai Castelli Romani, a Colleferro e Valmontone. Sui social la notizia della scossa delle 22 si diffonde velocissima, tantissimi i post con l'hashtag terremoto. C'è chi racconta di aver sentito il divano sostarsi, chi ha visto i lampadari muoversi e sentito i bicchieri toccarsi. A Montesacro, Talenti, nella zona della Tiburtina il movimento della terra è stato sentito in maniera molto netta. Pure a Roma Nord in molti si sono impauriti per il sussulto improvviso. Anche se in maniera più debole, pure gli abitanti della zona sud della Capitale hanno avvertito la scossa. Non vengono segnalati danni ma la preoccupazione è comunque tanta anche perché dalle prime informazioni si tratterebbe di una nuova faglia. Escluso che tra il terremoto nel Piacentino e quello a trenta chilometri dall'Aquila ci siano collegamenti. Per Roma e per tutto il centro Italia una giornata da dimenticare. Dopo l'alluvione, le strade allagate e i gravissimi disagi, in serata è arrivata anche la paura per il sisma.
LA PSICOSI
L'ultima volta che Roma ha tremato così forte è stato lo scorso 18 gennaio, quando si è registrato un terremoto di magnitudo 5.1 in Abruzzo e la scossa è stata avvertita in modo netto anche a Roma. A scopo precauzionale sono state evacuate le stazioni delle linee A, B e B1. Torna così prepotente la psicosi del sisma, proprio a poche settimane dall'anniversario del terremoto di Amatrice che il 24 agosto ha devastato il centro Italia e ha fatto 299 morti, tra Lazio e Marche. E a pochi giorni dall'evento sismico di Ischia, precisamente a Casamicciola: era il 21 agosto e le case del piccolo centro giù come fossero di cartapesta: 2 vittime e 39 feriti.

Scossa 3.9 in Marsica, tanta paura

SCURCOLA MARSICANA Paura per una scossa di magnitudo 3.9 con epicentro a Scurcola Marsicana ieri sera alle 21,58 a una profondità di otto chilometri. Il sisma è stato avvertito nettamente in tutta la Marsica, fino a Roma, e molti abitanti della zona sono scesi in strada nonostante un fortissimo temporale si stesse abbattendo in tutto il comprensorio.
Il sindaco di Avezzano, Gabriele De Angelis, poco prima della mezzanotte, ha deciso con ordinanza di chiudere per oggi le scuole di ogni ordine e grado nel capoluogo marsicano. Non è escluso che altri sindacai del comprensorio prendano la stessa decisione.
La notizia ha fatto il giro del web in pochi istanti e molti hanno postato che si era trattato «di una forte scossa». A Scurcola Marsicana e nella vicina Magliano dei Marsi molte famiglie hanno preferito passare la notte in macchina.
Il centralino dei vigili del fuoco è stato raggiunto da decine di telefonate che chiedevano se si poteva stare tranquilli.
Comunque non si sono registrati danni gravi e solo questa mattina verranno effettuati controlli sulle case più vecchie per capire se sono rimaste lesionate dalla scossa di terremoto. Tra l’altro per tutta la giornata forti temporali hanno imperversato su tutta la Marsica allagando sottopassaggi e scantinati. Due ore prima una scossa sismica di magnitudo 3.7 aveva interessato (alle ore 20), il Piacentino,con epicentro sei chilometri a nord di Mortasso. Idue terremoti sono stati registrati dalle stazioni della rete sismica dell’Istituto nazionale di Geofisica (Invg). Nessun danno, dunque,ma tanto tanto panico. Un panico anche “virtuale”. Sul social network Facebook, in particolare, complice il sito americano Emsc, che è tra i primi a segnalare i terremoti nel mondo, si è sparsa la notizia di una magnitudo di 4.4. Il sito americano, di lì a qualche minuto,ha poi abbassato la magnitudo a 3.4.Unquarto d’ora dopo la scossa, l’Ingv ha fissato a 3.9 ed anche l’Emsc si è adeguato. Gli esperti stanno valutando il significato di questa scossa in un distretto sismico che finora non aveva dato “segnali”. Nella Marsica, terra sismica, c’è forte preoccupazione tra la popolazione.

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