Entro il 30 settembre la Regione Abruzzo chiuderà la partita per l’affidamento “in house” cioè alla società regionale Tua, dei servizi di trasporto pubblico locale. Prima di quella data si procederà anche con il trasferimento a Sangritana Spa del ramo commerciale (trasporto merci e corse extraregionali) che «dovrà gestire il servizio come qualunque operatore privato, assumendosi cioè il rischio d'impresa. Vale a dire che in caso di perdite, le stesse non potranno essere coperte con i contributi del trasporto pubblico locale». Lo ha detto il consigliere regionale delegato ai Trasporti Camillo D’Alessandro in conferenza stampa per illustrare lo stato dell’arte della riforma del Tpl abruzzese e per rispondere ai rilievi della Cgil sulla riforma che ha proclamato uno sciopero di 4 ore per venerdì 15. «L'affidamento in house e la separazione degli stessi da quelli di natura commerciale » ha sottolineato D'Alessandro, «non produrranno né esuberi, né licenziamenti. Anzi continueremo a fare assunzioni. E non sarà penalizzato nessun comune della regione. Con chi parla di rischio occupazionale faccio una scommessa pubblica: se ci sarà anche un solo licenziamento mi dimetterò, ma se ciò non dovesse accadere chi ha tirato in ballo i rischi faccia lo stesso ». Il consigliere delegato ha spiegato che «la scelta della Regione di procedere all'affidamento in house del Tpl a Tua è perfettamente legittima ed è una delle ipotesi previste dalla normativa nazionale». Quanto allo sciopero, il consigliere dice di «non capirne il motivo. Puntano forse a far saltare l'affidamento in house?» si chiede. «Ma questa è una scadenza che non abbiamo nessuna intenzione di rinviare, perché perderemmo 20 milioni di euro di fondi statali a cui l'Abruzzo non può permettersi di rinunciare». Il consigliere ha annunciato anche l'acquisto di nuovi treni e autobus, per i quali sono disponibili circa 80 milioni di euro. Non è mancata una critica al precedente governo regionale di centrodestra che, tra l'altro, «aveva a disposizione un tesoretto da 25 milioni di euro in bilancio mai utilizzato che alla fine è andato perso». Riferimenti anche alla situazione di Sistema, società che si occupa di servizi collaterali, «su cui stiamo lavorando e per cui per ora non c'è ancora una soluzione», e all'Ama, la società del trasporto pubblico dell'Aquila che, fissate le condizioni, potrebbe essere acquisita da Tua entro la metà del 2018.