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Pescara, 24/07/2024
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Data: 12/09/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Via Tiburtina e Statale adriatica, le strade più trafficate della città. Il Comune rivela il contenuto dell'ultimo studio sui flussi di veicoli analizzati nelle varie zone di Pescara. In tredici anni sono diminuiti i mezzi che percorrono la riviera, in forte aumento quelli in periferia

PESCARA Ogni giorno entrano a Pescara oltre 115mila veicoli. Un mare di macchine che va ad intasare soprattutto le zone periferiche e meno quelle centrali e il lungomare. È questo il quadro che emerge dall'ultimo studio sui flussi di auto che servirà come base per la stesura del nuovo Piano generale del traffico, pronto entro la primavera dell'anno prossimo.Gli esperti incaricati dal Comune, su indicazione dell'assessore Stefano Civitarese, hanno avviato nei mesi scorsi un'analisi del traffico con l'obiettivo di accertare come è cambiata negli ultimi 13 anni la mobilità nelle varie zone della città. E le sorprese non mancano. Dal 2004 ad oggi, sono diminuiti i veicoli che percorrono ogni giorno la riviera nord, via del Circuito e via di Sotto, strade considerate finora ad alta densità di traffico, ma sono aumentate fortemente le auto che transitano nelle periferie e, in particolare, via Tiburtina, via Prati, la Nazionale adriatica e il tratto pescarese dell'Asse attrezzato.
L'ANALISI. I rilevamenti sono stati effettuati recentemente e cioè tra dicembre dell'anno scorso e aprile di quest'anno, nei giorni feriali dal lunedì al venerdì e, a campione, anche il sabato e la domenica, in un arco temporale di 13 ore, dalle 7,30 alle 20,30, ampliato poi a 14 ore, dalle 7 alle 21, mediante l'ausilio dei radar e dei modelli di simulazione, per poter confrontare i dati con i rilievi effettuati nel 2004, ossia quando è stato redatto il primo Piano traffico della città.
I RISULTATI. Lo studio ha confermato innanzitutto il dato complessivo delle auto che si spostano ogni giorno in città. Complessivamente, nel territorio comunale entrano in 14 ore 115.671 veicoli ed escono 113.458.La zona ovest è quella con il maggior numero di veicoli, sia in entrata (62.685), che in uscita (62.900) dal territorio comunale negli orari esaminati. In percentuale, spiega lo studio, entra il 54,19 per cento dei veicoli ed esce il 55,44 per cento. Al secondo posto troviamo la zona nord con 38.027 veicoli in entrata (32,87 per cento) e 37.873 in uscita (33,39 per cento). Infine, nella zona sud entrano 14.959 veicoli e ne escono 12.685.
CHI SALE E CHI SCENDE. Ovviamente, l'Asse attrezzato è risultata l'arteria con i flussi di traffico, sia in entrata (29.889), che in uscita (29.237), notevolmente maggiori rispetto agli altri assi viari esaminati. A secondo posto c'è la Tiburtina con 12.135 veicoli in entrata e 12.238 in uscita. Sempre nella periferia ovest della città c'è strada comunale Prati che ha i maggior flussi in entrata, pari a 9.532 veicoli, e 8.788 in uscita.A nord c'è la Nazionale adriatica nord, al confine con Montesilvano, che ha fatto registrare 11.745 veicoli in entrata e 9.233 in uscita. Minore il flusso sulla Nazionale adriatica sud con 9.637 veicoli in entrata e 7.584 in uscita.Invece, facendo un confronto con i rilievi del 2004, la maggiore variazione percentuale media in aumento dei flussi in entrata nelle ore di punta riguarda la zona nord, con il 41,04 per cento. «In particolare», spiega lo studio, «è la Nazionale adriatica nord, al confine con Montesilvano, a far registrare la più alta variazione percentuale in entrata, pari a 348,9 per cento». In compenso, la zona nord ha un lieve decremento in uscita, pari a 3,52 per cento. Scendendo nel dettaglio, si scopre che i veicoli in ingresso in via Primo Vere, pari a 5.322, sono diminuiti del 38,9 per cento rispetto al 2004. Negativi anche i dati della riviera, con 7.654 veicoli in entrata, il 15,4 per cento in meno di 13 anni fa; via di Sotto, con 2.172, il 39,1 per cento in meno; via del Circuito, con 6.572, il 43,8 per cento in meno. In crescita via Tiburtina, con 12.135, il 28,3 per cento in più. Il caso peggiore è la Nazionale adriatica nord, con 11.745, ossia ben il 156,1 per cento in più.

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