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Data: 15/09/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Brucchi: «Non mi dimetto per il bene della mia città»

E' entrato all'Ipogeo in sella alla sua bici, quella con la scritta sindaco che lo ha accompagnato sin dal primo giorno del suo mandato. È stato così che il primo cittadino Maurizio Brucchi si è presentato in Consiglio comunale, per annunciare che non si dimetterà. Non lo farà,anche se continua a «perdere pezzi», come il presidente del Consiglio comunale Milton Di Sabatino che, in polemica con le recenti nomine alla Teramo Ambiente, ha deciso di lasciare la lista del sindaco Insieme per te ma di restare comunque in maggioranza. Di Sabatino manterrà comunque la poltrona di Presidente del Consiglio, visto che ad oggi non esiste convergenza su nessun altro nome e il sindaco vuole evitare nuovi scontri. Brucchi aveva annunciato la sua scelta su Facebook, scrivendo la frase La mia città prima di tutto, poi ribadita in Consiglio comunale. «Questo sindaco ha detto Brucchi - resta al suo posto per la città che in questo momento ha bisogno di un'amministrazione, di una Giunta, di una maggioranza, di un'opposizione, perché oggi non è in gioco il futuro politico di Maurizio Brucchi ma quello della città, ci sono appuntamenti importanti e determinanti, come il Bilancio e la Ricostruzione, per me la fine è quella del mio mandato, maggio 2019, anche a costo di sacrificare altre aspirazioni, per quelle si vedrà». Il sindaco ha poi lanciato un appello alla sua maggioranza, dicendo che si aspetta che anche i consiglieri dimostrino di avere a cuore il bene della città e ha lanciato una stilettata ai gattiani citando l'espressione con cui è stato definito dal gruppo di maggioranza relativa: «Un uomo solo al comando». Pochi gli assist che sono arrivati dalla maggioranza, mentre la minoranza si è scatenata, con gli interventi di Gianguido D'Alberto, Maria Cristina Marroni Flavio Bartolini e Gianluca Pomante, che, dopo aver elencato quelli che ha definito i «disastri» dell'amministrazione Brucchi, ha anche smontato il discorso del sindaco con parole durissime. «Ma quale amore per Teramo ha tuonato Pomante il sindaco resta in carica solo perché è stato trombato dall'attuale legge elettorale, il candidato al Parlamento di Forza Italia sarà Paolo Gatti, Brucchi ora può aspirare solo alla candidatura regionale». Sia Pomante che D'Alberto hanno evidenziato come, da diverso tempo, il Consiglio comunale sia stato esautorato del suo ruolo. Ad attendere il sindaco c'erano i lavoratori Tercoop, la società che gestisce i parcheggi a pagamento per il Comune di Teramo, che rischiano di perdere il posto.

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