Arriva a sorpresa, senza molti preamboli, la decisione dell'ex sindaco Massimo Cialente di autocandidarsi a segretario comunale del Pd; ruolo ora ricoperto da Stefano Albano. Il congresso dovrebbe essere celebrato a metà ottobre. Cialente, naif? Tutt'altro: pur essendo consapevole del rischio di «un fuoco amico» che questa volta sarebbe in grado di fronteggiare, «documenti alla mano», l'ex sindaco spiega che la scelta è motivata da «puro spirito di servizio», contrapponendo il progetto di salvataggio del partito alle tessere. Una impresa ardua, visto che le circa 300 iscrizioni sono il frutto degli sforzi dell'attuale segreteria alla quale Cialente nei fatti si contrappone. La campagna di tesseramento comunque è aperta fino al 25 settembre: di qui l'appello dell'ex sindaco ai vecchi iscritti dem. «Mi candido direttamente, non ne ho parlato con nessuno; lo faccio senza cordate e soprattutto al di fuori di qualsiasi ipotesi di corrente- spiega-. Mi presento solo come iscritto al Pd dell'Aquila che versa in una situazione difficilissima se non drammatica». L'ex sindaco non intende scommettere sulla sua figura, piuttosto sul progetto di rilancio del Pd. «Confido che i miei competitor, che spero saranno molti, faranno altrettanto». L'idea è quella di essere un segretario comunale a termine, massimo 18 mesi, per restituire un partito ristrutturato. Medesima operazione che Cialente fece anche 15 anni fa. «Usciamo fuori da una disfatta che ritengo ingiustificabile- aggiunge-. A meno che non si vada a riconoscere tutta la fila di errori blu frutto di incapacità, sottovalutazione, scarso impegno, personalismi, tatticismi e anche una scarsa lealtà. Il nostro elettorato è arrabbiato e attonito». Per Cialente nel partito «c'è un clima fortemente avvelenato che cova sotto la cenere: gruppi che si fronteggiano, ma anche un inutile scontro generazionale, strumentalizzato». Insomma per Cialente è necessario intervenire ora prima di perdere le Politiche e le Regionali. «Il gruppo dirigente ha perso molta credibilità. Occorre cambiare metodo con una manutenzione straordinaria sul piano organizzativo e politico». La ricetta di Cialente passa per la riapertura dei circoli: almeno uno per ogni area sulla quale incide un Ctp, con un minimo dunque di 12. La fase due è il rilancio del tesseramento con il recupero degli iscritti. Poi l'attacco frontale a Biondi con la costituzione di una sorta di giunta ombra. «Il progetto L'Aquila lo farà il Pd chiamando le altre forze del centro sinistra». La proposta di Cialente rompe l'ingranaggio del partito, i probabili competitor potrebbero essere Fabrizio D'Alessandro e Maurizio Capri.