Iscriviti OnLine
 

Pescara, 24/11/2024
Visitatore n. 740.946



Data: 16/09/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Caos treni: ieri mattina un nuovo stop nella Marsica

Ieri mattina, l'unico treno che collega Roma alla Marsica, con arrivo ad Avezzano alle 9,40, è stato soppresso e il successivo, che sarebbe dovuto giungere nel capoluogo marsicano alle 10 e 20, ha accumulato un ritardo di oltre trenta minuti. Viene da chiedersi: che tipo di trasporto è questo? Cosa dice la Regione che paga Trenitalia? Il treno in parola è stato soppresso perché nella stazione di Palombara Marcellina, a ridosso di Tivoli, si è creato un ingorgo e, pertanto, il funzionario preposto ha soppresso l'unico convoglio che avrebbe dovuto raggiungere la Marsica in un orario accettabile, mentre avrebbe potuto forse togliere dalla circolazione un treno metropolitano su Tivoli, garantendo il percorso su Avezzano. Rimane il fatto che la Capitale è sempre più lontana: in questo modo la politica pone attenzione alla mobilità dei cittadini ed al turismo verso l'Abruzzo? La conclusione della vicenda e del notevole disagio, anche per coloro che erano diretti a Roma per lavoro o studio, è che alle 11 e 40 è giunto ad Avezzano il materiale vuoto del treno soppresso. Ma non è finita qui. La mattina, vi è un treno che giunge ad Avezzano alle 7 e 40 proveniente da Carsoli da dove parte alle 7. Ma il paradosso è che in concorrenza vi è un autobus che arriva ad Avezzano, in Piazzale Kennedy, vicino alla maggior parte delle scuole superiori, alle 8. In questo modo, il treno da Carsoli, evidentemente non lo prende nessuno e, quindi, prima o poi potrebbe essere soppresso perché qualcuno dirà che non serve. I pendolari si chiedono anche a cosa sono serviti i lavori realizzati dal 16 luglio al 3 settembre nella tratta Avezzano - Tivoli con sospensione totale della circolazione addirittura da Sulmona. E' stato detto che la sostituzione di tutti i deviatoi nell'intera tratta, da Sulmona a Tivoli, con rotaie più pesanti, avrebbe consentito di migliorare la velocità e la sicurezza della linea ma, purtroppo, non si è visto nulla di tutto ciò. Secondo persone competenti in materia, il tipo di rotaie può influire sulla velocità della linea ma, più di tutto, influisce il tipo di tracciato molto tortuoso e con salite e discese molto accentuate. Occorrerebbe spendere qualche soldo per studiare un nuovo tracciato, poiché quello attuale risale al 1888 quando venne inaugurata la Roma - Sulmona ed il trasporto ferroviario era l'unica risorsa per le piccole comunità situate in zone sperdute. Oggi le cose sono cambiate e la ferrovia è la risorsa principale per la mobilità dell'Abruzzo.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it