Ipotesi d'accordo tra sindacati e BusItalia. Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Orsa insieme all'azienda avrebbero trovato una convergenza sulla trentina di esuberi temporanei del personale viaggiante. Alcuni distacchi a Orte e Chiusi nelle Fs, mezza dozzina di trasferimenti temporanei in Toscana in una ferrovia concessa, compiti di controlleria per gli altri. E a chi vuole acquisire la patente D, la società paga il corso. Intanto, finiscono sotto osservazione le corse di pullman da e per Piscille, la località della periferia perugina dove ogni giorno si concentrano i circa duemila iscritti al Tecnico Alessandro Volta ed al Professionale Cavour-Marconi-Pascal. «La maggioranza dei ragazzi usa da sempre l'autobus, alcuni in direzione Bastia, altri verso Perugia Fontivegge o piazza Partigiani, da mercoledì si sono aggiunti coloro che vengono da Umbertide e Città di Castello con i servizi sostitutivi dell'ex Fcu», spiega Paola Maurizi, vice dirigente del Volta. «Al momento nessuna lamentela o segnalazione di inconvenienti», tranquillizza. «Ancora è presto, siamo in fase di assestamento, non abbiamo un quadro sufficientemente chiaro», vanno cauti al Cavour-Marconi-Pascal. «Non abbiamo richieste per entrare in ritardo o uscire in anticipo, i ragazzi si stanno adattando, agevolati dagli orari ancora ridotti». Calma e gesso, insomma. «Verso la fine della prossima settimana avremo il polso della situazione». L'altra faccia della medaglia è il ritardo, di poco inferiore alla mezz'ora, con il quale giovedì un bel numero di studenti ha varcato l'ingresso al Leonardo da Vinci di Umbertide. Meglio ieri mattina, una decina di minuti appena. Traffico e condizioni del manto stradale, variabili fuori controllo. Per questo fino al ripristino dell'ex Fcu bisognerà abituarsi alle montagne russe. Poca cosa rispetto alla sfida in atto tra studenti che abitano in Altotevere per anticipare il rientro a casa. In palio un posto sul bus diretto per Città di Castello. Chi resta indietro ripiega sulla corsa più lenta, che ferma a Sansepolcro. Sempre da Umbertide gli Amici della ferrovia non nascondono di essere soddisfatti perché le novità delle ultime ore «rispondono alla sostanza delle richieste emerse nella nostra manifestazione del 6 settembre» alla stazione. Cioè, «è stata fissata la priorità del ripristino delle condizioni di funzionalità della linea, è stata programmata la riapertura al traffico da Sansepolcro a Ponte San Giovanni, il programma è stato accreditato da rappresentati autorevoli di tutti i soggetti coinvolti». Momenti di forte tensione, ieri all'ora di pranzo, a Ponte San Giovanni. Un autista si sarebbe giustamente rifiutato di avviare il torpedone per la presenza alcuni passeggeri in piedi, invitati a scendere. Dopo un po' sarebbe tornata la tranquillità ed il mezzo è partito.