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Pescara, 24/11/2024
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Data: 16/09/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Stazione Pescara Porta Nuova. Paura, rifiuti e degrado nel tunnel dei disperati. I viaggiatori temono il sottopasso: «Meglio attraversare sui binari»

PESCARA Escrementi di animali, cartacce, rifiuti, fili scoperti, e quell'inconfondibile odore di urina che assale il viaggiatore già quando varca l'ingresso principale della stazione. Per non parlare della banchina dei binari due e tre, una lingua d'asfalto talmente stretta da non consentire la realizzazione di una pensilina che possa riparare chi aspetta il treno dal sole o dalla pioggia. È la stazione di Porta Nuova, dalla quale ogni giorno passano migliaia di persone che partono o arrivano nel capoluogo adriatico: studenti, pendolari, turisti, che fanno i conti col degrado dell'area e le "presenze" serali, sbandati, tossicodipendenti, e varia umanità che trascorre la nottata nel sottopasso che collega le due banchine. I resti, anche olfattivi, si notano la mattina. «Mi fanno talmente paura», racconta una signora che ogni giorno da Roseto raggiunge Pescara per motivi di lavoro, «che preferisco attraversare i binari per arrivare dall'altra parte, piuttosto che passare dal sottopassaggio». Un comportamento molto pericoloso, assolutamente da evitare. «Lo so, infatti una sera sono caduta mentre si avvicinava un treno. Ho avuto molta paura, ma per fortuna ce l'ho fatta a rialzarmi e a mettermi in salvo. E comunque, è pericoloso anche arrivare qui di notte, specialmente d'inverno, col sottopasso pieno di gente strana, che fa di tutto per procurarsi venti euro per una dose». In prossimità di una delle tre rampe interdette un pannello, in alto, con evidenti segni di infiltrazione di acqua e una serie di cavi che pendono. «Sono lì da un bel po' di tempo», dicono due ragazzi che ieri hanno fatto festa a scuola, e che per questo non ci tengono molto a far sapere chi sono, né a pubblicare le proprie foto sul giornale. «Chiunque», aggiungono, «allungando un braccio, potrebbe arrivarci». Sempre sul fronte della sicurezza, e sempre tornando alla banchina dei binari due e tre, lo spazio a disposizione di chi è in attesa è davvero risicato. Oltrepassare la linea gialla non si può, per ovvi motivi, come raccomanda anche lo speaker che avverte dei treni in arrivo. Resta quindi una striscia larga circa un metro e mezzo all'interno della quale muoversi, dove si percepisce nettamente lo spostamento d'aria provocato dai mezzi in transito, che dà una sensazione tutt'altro che gradevole. L'accesso al binario 1, da un anno a questa parte, è rappresentato da una scala provvisoria in ferro dopo la chiusura per lavori delle rampe. Un tempo, raccontano o pendolari, la scala era ricoperta di gomma, per evitare di scivolare. Ora la gomma si è consumata tutta, e quando piove scendere diventa un'impresa. Sotto i gradini della scala, ovviamente, sono stati gettati rifiuti di ogni tipo e colore: pacchetti di sigarette, bottiglie di plastica, pezzi di vetro, e addirittura, sul binario 3, anche un lumino.

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