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Data: 16/09/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Brucchi, mancate dimissioni clima teso in maggioranza. Il sindaco annuncia: «Governance da rivedere con l'arrivo di soci privati»

Clima teso in maggioranza dopo l'annuncio del sindaco Maurizio Brucchi che ha sciolto le riserve sulle sue possibili dimissioni, annunciando di voler restare per il bene della città. Un clima da separati in casa, dopo le dure accuse mosse dal gruppo di maggioranza relativa, Futuro In, che ha criticato le recenti nomine alla Teramo Ambiente e ha definito il sindaco come un uomo solo al comando. La tensione era palpabile anche nel corso del Question time, che Brucchi ha affrontato dovendo rispondere, da solo, a tutte le accuse lanciate dai banchi della minoranza. Sembra che Paolo Gatti, che in molti danno come futuro candidato al Senato, stia solo aspettando il momento giusto per staccare la spina e che abbia parlato di questo anche in un incontro con Paolo Tancredi (Area Popolare) e Dodo Di Sabatino (Teramo soprattutto). Impossibile non notare l'espressione crucciata del vicesindaco durante il Consiglio comunale riservato alle interrogazioni: Di Sabatino ha lasciato l'assise in anticipo e si è chiuso nel silenzio, senza voler commentare nulla di quanto accaduto. E' però noto che anche lui figura nella schiera di coloro che non hanno gradito affatto la scelta in solitaria fatta da Brucchi sulle nomine Team, un atto di forza che di certo non ha ricompattato la maggioranza, anzi, ha contribuito a creare nuove frizioni con la fuoriuscita del Presidente del Consiglio Comunale Milton Di Sabatino dalla lista del sindaco. Una delle poche voci fuori dal coro è quella dell'assessore al Commercio Roberto Canzio, che non solo ha apprezzato la riconferma di Bozzelli, ma sostiene anche che, sotto la sua guida, la municipalizzata è decisamente più dinamica e più efficiente di prima. Brucchi ha provato a correggere il tiro, affermando che, con l'arrivo del nuovo socio, la governance, anche per quanto riguarda la parte pubblica della Team, potrà essere rivista, ma le sue parole non sono servite a placare gli animi. L'invito di Brucchi a prendersi le proprie responsabilità votando i provvedimenti per il bene di Teramo non è stato recepito da coloro che hanno lasciato la maggioranza: il capogruppo di Fratelli d'Italia, Raimondo Micheli, non ha intenzione di approvare il Bilancio, anche la lista civica Al centro per Teramo tentenna. Ero certo che Brucchi non si sarebbe dimesso - afferma il capogruppo Angelo Puglia - ci avrei scommesso. Mi chiedo se Brucchi abbia ancora una maggioranza, il Bilancio lo leggeremo e studieremo, per valutare ci sono provvedimenti che possano dare un sostegno a cittadini e attività commerciali. Di certo, oggi, sono in pochi a scommettere che Brucchi possa arrivare fino alla fine del mandato: si dovrà però attendere novembre per capire se ci saranno o meno i numeri per votare il Bilancio. Il graffio dei gattiani ha però avuto, paradossalmente, un effetto positivo per il sindaco: il gruppo dei dissidenti ha infatti assunto una posizione in contrasto con Futuro In e che adesso sarebbe intenzionati ad andare avanti fino al termine della consiliatura.

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