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Pescara, 24/11/2024
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17/09/2017
AbruzzoWeb
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Trasporti: 24% di adesione allo sciopero e 200 al vertice, Cgil sfida D'Alessandro. Biondi e Mannetti: “Tua, l’azienda unica per il trasporto abruzzese, dovrà mantenere la gestione del trasporto di tratte che sono strategiche per i cittadini aquilani e delle aree interne, prime tra tutte quelle che collegano con la Capitale” |
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L’AQUILA - Circa 200 persone hanno affollato ieri l’Auditorium Sericchi della banca Bper dell’Aquila scelta dalla Cgil per tenere l’assemblea pubblica aperta ai lavoratori e ai rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni sul tema scottante dei trasporti, che ha visto uno sciopero cui ha preso parte circa un quarto dei lavoratori.
La prima giornata di mobilitazione indetta dalla Filt Cgil e dalla Cgil Abruzzo per contrastare la politica regionale sui trasporti, ha fatto registrare un risultato per i sindacati “in termini di adesione allo sciopero assolutamente soddisfacente”.
Il tema complessivo nel capoluogo si incrocia anche con la delicata fusione in corso tra la società unica di trasporto regionale Tua e la storica municipalizzata aquilana del tpl, Ama.
“Le alte percentuali di adesione che si sono viste nelle unità di Tua di Sulmona e dell’Aquila testimoniano il fermento e la preoccupazione degli addetti sulle conseguenze che vi saranno nelle aree interne a seguito della riorganizzazione del servizio voluta dalla Regione - si legge in una nota - La risposta dei lavoratori è andata ben oltre la rappresentatività della Filt Cgil e particolarmente significative sono risultate le adesioni allo sciopero da parte di chi è iscritto ad altre sigle sindacali o di chi all’interno di queste ultime ricopre ruoli”.
Tutto ciò, per il sindacato “evidentemente, a dimostrazione che probabilmente su questa riforma vi sono attenzioni e sensibilità che vanno al di là delle tessere. E poco importa se il consigliere D’Alessandro non ha aspettato neanche un minuto al termine della fascia di sciopero, per evidenziare le percentuali di adesione dei lavoratori e per ribadire che a prescindere dai numeri, ‘la Regione andrà avanti’ ripetendo quanto aveva già diffuso nei giorni scorsi come a voler connotare lo sciopero come un atto inutile”, accusa.
Camillo D'Alessandro, consigliere regionale del Partito democratico delegato ai Trasporti, infatti, sulla propria pagina Facebook ha scritto che “il dato ufficiale dell’adesione allo sciopero tra personale viaggiante e officina è del 24%. Chiaramente senza contare gli impiegati, perché in quella fascia d’orario solo in minima parte lavorava, la percentuale scenderebbe al 15% - ha evidenziato - Chiaramente ci sono percentuali più alte in alcuni territori e più basse su altri. Ripartiamo dal confronto senza tornare indietro”.
Preceduto dalla relazione del segretario regionale della Filt Cgil Abruzzo, Franco Rolandi, il dibattito ha visto intervenire anche i segretari Fontana e Scaccialepre in rappresentanza delle Filt dell’Aquila e di Teramo.
In occasione delle conclusioni, affidate a Rita Innocenzi, componente della segreteria regionale con delega ai Trasporti, la Cgil ha avuto modo di replicare anche ad alcune accuse definite “gratuite” mosse nei giorni scorsi da D’Alessandro.
"Non consentiamo che si pensi che la Cgil si sieda ai tavoli per gli interessi spiccioli dei propri iscritti cosi come non consentiamo a D’Alessandro che assuma un certo atteggiamento quando parla di trasporti e ne assuma un altro diametralmente opposto quando si parla in generale delle società partecipate dove si chiede di ridurne e di razionalizzarne il numero”, è sbottata la Innocenzi.
“La soluzione della separazione contabile che la Cgil sta chiedendo in luogo di Sangritana Spa serve proprio a non far proliferare il numero delle società partecipate - ha aggiunto - E in conclusione la Cgil nel ribadire che la vertenza evidentemente non finisce con lo sciopero del 15 settembre, lancia una sfida al consigliere D’Alessandro sui tanti impegni e promesse fin qui disattesi: ci dimostri adesso come garantirà i posti di lavoro di Sistema e, sul futuro di Sangritana Spa, anziché rassicurare i lavoratori sulle garanzie faccia rispettare ora i vecchi accordi di Sviluppo Italia Abruzzo, altra partecipata, dove nonostante quelle intese si è aperta una procedura di licenziamento collettivo”.
Lunedì 18 settembre, il gruppo dirigente della Filt Cgil, unitamente alla Cgil regionale, deciderà su eventuali ulteriori azioni di lotta.
La Cgil racconta poi che nell’assemblea accanto ai lavoratori di Tua si sono sedute delegazioni in rappresentanza delle aziende Ama, Cerella, Sistema e Centro Turistico del Gran Sasso.
Molti anche i rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni tra i quali il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, i consiglieri comunali del Pd Americo Di Benedetto e Stefano Palumbo (capogruppo), il vice sindaco di Avezzano Emilio Cipolloni, il consigliere regionale dem Pierpaolo Pietrucci, i rappresentanti delle associazioni studentesche Udu e Uds, Corrado Di Sante di Rifondazione comunista ed esponenti locali di Articolo 1.
Inoltre sono arrivati attestati di vicinanza alle tematiche sollevate dalla Cgil da parte della senatrice Stefania Pezzopane, del presidente della Provincia di Teramo, Renzo Di Sabatino.
La Cgil nella propria nota stampa ha svolto anche il lavoro degli organi di informazione, elencando nei paragrafi che seguono una serie di interventi a sostegno.
PEZZOPANE: “MI RENDO DISPONIBILE A INCONTRARE IL SINDACATO”
La senatrice Pezzopane ha affermato che “la discussione che si è attivata in tema di trasporto pubblico locale necessita di approfondimenti” e si è detta certa che “la Giunta regionale si adopererà a salvaguardia dell’intero territorio abruzzese con particolare attenzione alle aree interne ancora duramente colpite a seguito delle conseguenze derivanti dagli eventi sismici e dal maltempo”.
Nel ribadire inoltre la propria disponibilità a incontrare la Cgil nei prossimi giorni, la senatrice ha altresì voluto rammentare che “da sempre sono una utente del servizio pubblico prima con Arpa ed ora con Tua. E condivido con tanti pendolari L’Aquila-Roma-L’Aquila le positività di questa tratta - ha aggiunto - ma anche i disagi e i rischi derivanti dalla concorrenza”.
“Spesso mi capita di parlarne con gli autisti e con altri lavoratori. Cerchiamo di lavorare d’intesa e in sinergia per una giusta soluzione”, ha concluso.
ARTICOLO 1-MDP: “SOSTENIAMO LO SCIOPERO REGIONALE DELLA FILT-CGIL ABRUZZO”
In un’altra nota pervenuta all’Assemblea, il coordinamento comprensoriale dell’Aquila di Articolo 1 ha dichiarato di “sostenere convintamente le ragioni dello sciopero regionale del personale del trasporto pubblico, indetto dalla Filt-Cgil Abruzzo”, aggiungendo che “le scelte relative alla decontribuzione regionale delle tratte cosiddette ‘commerciali’, tra le quali spicca la L’Aquila-Roma, e la proposta di cessione di ramo d’azienda, che porterebbe le stesse linee dalla gestione Tua alla gestione Sangritana, rischiano di penalizzare doppiamente L’Aquila, l’Aquilano e tutte le aree interne della Regione Abruzzo”.
“La decontribuzione regionale per la tratta L’Aquila-Roma - prosegue la nota - e così anche per le altre interessate, può infatti generare un effetto diretto sulla qualità e sul costo della tratta stessa, a danno dei tanti lavoratori e studenti pendolari tra l’Abruzzo interno e la città di Roma”.
Dall’altro lato, “lo scorporo di linee fortemente redditizie per l’azienda dalla Tua produrrà una perdita consistente di entrate, mettendo a rischio la possibilità per la Tua di rendere sostenibili le tratte a bassa redditività, in particolar modo dunque quelle che interessano i piccoli centri delle aree interne e montane dell’Abruzzo”.
“Lo scorporo dalla Tua di una tratta così importante per L’Aquila e l’Aquilano rischia di indebolire, inoltre, le ragioni del contemporaneo percorso di fusione tra Ama e Tua - proseguono i bersaniani - e rende incoerente e irrazionale il percorso di integrazione dei sistemi di trasporto pubblico nella Regione Abruzzo, pregiudicando la possibilità di una qualificazione del servizio per l’utenza delle aree interne”.
Articolo 1 UNO “parteciperà all’assemblea indetta dalla Cgil e chiederà ai propri rappresentanti in Regione Abruzzo, il sottosegretario Mario Mazzocca e l’assessore Marinella Sclocco, di aprire una riflessione nella maggioranza regionale volta ad ascoltare le ragioni dello sciopero indetto dalla Filt-Cgil e le forti preoccupazioni dei cittadini delle aree interne”.
BIONDI: “ALCUNI SERVIZI DEVONO RESTARE PUBBLICI. GIUSTA LA BATTAGLIA DEI LAVORATORI TUA”
Secondo il primo cittadino del capoluogo, come riportato dalla Cgil nel suo intervento all’Assemblea, “nella gestione di alcuni servizi esistono colonne d’Ercole al di là delle quali non è consentito andare: sanità, istruzione, acqua e trasporto pubblico locale devono rimanere servizi pubblici. Per questo ritengo giusta la battaglia dei lavoratori di Tua”.
“Sulla necessità di far rimanere alcuni servizi in mano pubblica sono decisamente uno statalista - ha aggiunto Biondi - L’ho ribadito più volte, prendendomi anche i rimbrotti della mia parte politica. Il Comune ha appoggiato la linea sancita dai lavoratori tramite il referendum interno, che è quella della fusione, e l’ha ribadita davanti alla Regione anche con toni aspri”.
“Abbiamo tracciato una road map che prevede la conclusione della fusione entro il giugno del prossimo anno, ma prima ci sarà un passaggio in Consiglio regionale entro il 31 dicembre per l’approvazione della proposta di legge - ha aggiunto ancora - Da parte dell’amministrazione c’è la volontà di sostenere gli sforzi e le battaglie dei lavoratori anche perché c’è il grande problema dei pendolari che viaggiano per Roma: oltre mille persone che rischiano di si trasferirsi altrove se dovesse venire meno il servizio di trasporto pubblico”.
“Questa è anche una battaglia di sopravvivenza da parte nostra e delle aree interne. Non vorrei che a lungo andare Tua diventasse la bad company del trasporto locale e che si buttasse a mare tutto quello che non rende economicamente - l’allarme c- C’è una necessità, per alcuni servizi, di non derogare alla mano pubblica e c’è necessità di garantirli dalle nostre parti più che altrove”.
Biondi ha poi diffuso un’ulteriore nota assieme all’assessore al ramo Carla Mannetti. “La riorganizzazione del sistema di trasporto pubblico locale non può prescindere dalla garanzia che i servizi essenziali vengano assicurati a cittadini e pendolari, soprattutto per le tratte più frequentate e negli orari di punta”, si legge.
“Tua, l’azienda unica per il trasporto abruzzese, dovrà mantenere la gestione del trasporto di tratte che sono strategiche per i cittadini aquilani e delle aree interne, prime tra tutte quelle che collegano con la Capitale; un impegno da assumere per garantire i numerosissimi pendolari ed i posti di lavoro che potrebbero essere messi a rischio da un’eventuale privatizzazione del servizio - spiegano Biondi e Mannetti - In tal senso eravamo e rimarremo vigili, perché il diritto alla mobilità non può e non deve essere messo in discussione”.
“Nell’ottica del trasporto pubblico locale ribadiamo la centralità del ruolo di Ama per la conformazione stessa del territorio del Comune dell’Aquila e l’importanza del processo di fusione in Tua già delineato – concludono sindaco e assessore - per un’integrazione sempre più forte tra aziende pubbliche che consentirebbe di eliminare sovrapposizioni ed efficientare il servizio”.
PIETRUCCI: “INCONTRERO’ LA CGIL CON LOLLI E D’ALESSANDRO”
“Assieme al vice presidente della Regione, Giovanni Lolli, e al consigliere delegato Camillo D’Alessandro, incontrerò nei prossimi giorni la segreteria regionale della Cgil così come gli altri sindacati dei trasporti”.
Lo afferma in una nota il consigliere regionale del Pd Pierpaolo Pietrucci.
“Considero il lavoro di riforma e riorganizzazione del trasporto pubblico regionale condotto da D’Alessandro assolutamente generoso e straordinario - aggiunge - e ritengo che le ragioni dei lavoratori vadano ascoltate fino in fondo e anche una volta più del necessario, per fugare i dubbi e fare se necessario dei correttivi”.
“Questo vale a maggior ragione per il trasporto pubblico locale, dove sono coinvolti i cittadini abruzzesi, spesso quelli delle fasce più deboli, e delle aree interne”, conclude Pietrucci.
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