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Data: 17/09/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Brucchi: sono convinto di arrivare a fine mandato «Ma ora bisogna cambiare metodo: vanno coinvolti di più i consiglieri»

TERAMO Non sarà solo il bilancio a segnare il percorso dell'amministrazione comunale da qui a fine anno. Accantonate, come dice, «le legittime aspirazioni personali, anche perché sarebbe stato difficile lasciare la città nella situazione che stiamo vivendo», il sindaco Maurizio Brucchi mette in agenda i prossimi impegni. Oltre al programma, però, indica una nuova strategia, «un cambio di passo nei rapporti con i consiglieri» per ridare compattezza alla maggioranza.Sindaco Maurizio Brucchi, da cosa riparte? «Il primo appuntamento è già fissato per fine mese con il consiglio sulle società partecipate e già quello sarà un momento importante di confronto anche con l'opposizione».Il vero passaggio cruciale sarà comunque il voto sul bilancio: come ci arriverà?«Ci saranno da adottare una serie di atti propedeutici anch'essi significativi. In particolare il piano economico e finanziario per il servizio di raccolta dei rifiuti presentato dalla Team, che sarà l'ultimo in attesa dell'arrivo del nuovo socio privato».Da questo provvedimento deriva la tassa a carico dei cittadini, qual è l'orientamento su questo punto?«L'obiettivo resta quello di proseguire nel contenimento dei costi e di conseguenza della Tia pagata dagli utenti. Abbiamo già avviato da un po' questo processo e puntiamo ad arrivare a una spesa annua di 9,8 milioni di euro che poi è quella indicata nel bando della gara a doppio oggetto per la scelta del socio e il riaffidamento dei servizi».Tra gli atti propedeutici al bilancio va approvato anche il piano delle opere pubbliche: come cambierà alla luce delle emergenze dell'inverno scorso? «Anche questo sarà un provvedimento importante che necessariamente sarà incentrato sulla ricostruzione, a cominciare dalle scuole, e sulle manutenzioni a cui dedicheremo risorse specifiche».Da dove arriveranno queste risorse?«Dall'assicurazione per i danni provocati dalle emergenze che ci dovrebbe far incassare cinque milioni di euro per il 2016 e altri cinque per quest'anno, anche se la compagnia ovviamente vorrebbe liquidarci una somma minore». Quando arriveranno i soldi?«La procedura è quasi completata, manca qualche documento e incasseremo subito 2,5 milioni di euro, poi il resto».Metterà tutto sulle manutenzioni? «Non tutta la somma sarà destinata a questi interventi: in parte ci servirà anche per contenere l'anticipazione di cassa che è l'unico parametro in sofferenza della nostra gestione finanziaria».Sono queste le premesse con cui si arriverà al voto del bilancio in aula?«Dovremo approvare il consuntivo oltre che il preventivo e sono entrambi fondamentali. I conti sono condizionati dal fatto che il governo c'impone quote sempre maggiori di accantonamento, ma confermeremo la linea di non contrarre nuovi mutui e soprattutto continueremo a garantire il livello alto di servizi alla persona che ha sempre caratterizzato il nostro territorio».E approvato il bilancio cosa succederà?«Avremo altri provvedimenti da varare nell'immediato. In particolare il piano urbano del traffico e della mobilità sostenibile, con l'integrazione degli interventi sui percorsi ciclopedonali, che è necessario anche per l'acquisizione dei cinque milioni di euro del Por-Fers per il progetto del recupero del mercato coperto e di internet ultra veloce in centro. Dovremo attuare anche la retrocessione delle aree edificabili che i proprietari hanno chiesto di far tornare agricole. Abbiamo riassegnato le volumetrie recuperate tramite le rinunce, per cui la fase amministrativa è terminata e l'atto può andare in aula». È tutto già deciso insomma? Così non teme di continuare ad alimentare le critiche di alcuni consiglieri sulla scarsa condivisione delle scelte?«Lavoreremo di più con le commissioni per coinvolgere tutti, anche le opposizioni. Sarà un cambio di rotta per restare uniti sulle strategie di fondo e arrivare in consiglio con la massima condivisione delle delibere da approvare». È sicuro che basterà per assicurarle una maggioranza?«Nell'ultimo consiglio ho notato un atteggiamento diverso, sono fiducioso. Mi fido di tutti e di quello che mi hanno detto anche personalmente. Farmi lo sgambetto sarebbe un grave errore, non per me ma per la città. Se ci teniamo, lo dobbiamo dimostrare al netto delle aspirazioni personali. Questo non significa che non guardi con attenzione alle vicende nazionali o regionali, ma il mio posto ora è qui. E superato lo scoglio del bilancio, sono convinto che arriveremo al 2019».Sulle sue nomine alla Team, però, "Futuro in" ci è andata pesante: ci saranno conseguenze per la maggioranza?«Sono rimasto un po' male per quella presa di posizione. Ci sta che un gruppo possa dissentire da una scelta, ma le stesse affermazioni si potevano fare in modo diverso, in toni meno forti. Comunque ci siamo chiariti: questo episodio non inficia i nostri rapporti, anche perché sono abituato ai momenti difficili e ne ho passati di peggiori».

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