VASTO Giuseppe Napolitano lascia il gruppo consigliare Patto per Vasto che, a suo dire, era nato non contro, ma a sostegno del sindaco. Così non è stato perché con il voto del 12 settembre, accusa Napolitano, «si è evidenziata in modo palese la divergenza dei consiglieri». Il voto segreto, con cui di fatto svela che, tra i franchi tiratori, ci sarebbero Elio Baccalà e Mauro Del Piano, è quello con cui, per la prima volta dal suo insediamento, 14 mesi fa, la maggioranza di centrosinistra è andata sotto nella cosiddetta mozione Pollutri, il braccio destro del sindaco di cui le opposizioni chiedono la rimozione dallo staff di Francesco Menna. Angelo Pollutri, ex sindaco di Cupello, è infatti presidente della Cerella autoservizi e, dunque, percepisce un doppio compenso pubblico, finito persino all'attenzione dell'Anac di Raffaele Cantone. Pollutri ha accettato di lavorare part-time in municipio, ma non ha rinunciato alla collaborazione. «Prendo atto spiega Napolitano - che sono venute meno le premesse che mi avevano portato a dar vita al nuovo raggruppamento. L'accaduto rafforza la mia convinzione a uscire dal gruppo. Nei prossimi giorni- conclude - comunicherò le mie decisioni». Il sindaco Menna, che alle 12 di oggi parlerà sul caso Pulchra ambiente, con l'ingiunzione a pagare poco più di un milione di euro alla partecipata del Comune, deve arginare l'attacco delle opposizioni: «Il consiglio - dice Davide D'Alessandro -, si è espresso con grande chiarezza sulla mozione: 13 sì, 9 no. È passata una settimana, ma il sindaco non ha ancora revocato alcun contratto: tanto che Pollutri continua a recarsi in Comune. Non rispettare il voto è di una gravità inaudita.