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Pescara, 24/07/2024
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Data: 21/09/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Scuolabus, orari sbagliati e proteste. Continuano i disservizi del trasporto scolastico, genitori scontenti. Il Comune convoca una riunione con la ditta Gaspari

GIULIANOVA Continua a tenere banco in queste ore il servizio di trasporto scuolabus, con le famiglie che continuano a lamentare disagi. Le difficoltà maggiori sono dovute alle nuove regole del servizio secondo cui hanno diritto al trasporto i minori che abitano a più di 400 metri in linea d'aria dalle scuole materne, a 600 metri dalle scuole elementari e a 800 metri dalle scuole medie di pertinenza. Inoltre gli scuolabus non fermano più davanti alle abitazioni degli alunni ma fanno tappa nei punti di raccolta dove si devono trovare tutti gli aventi diritto. Disposizioni che secondo l'amministrazione dovevano servire a rendere più veloce il trasporto ma in realtà, dall'inizio della scuola ad oggi molti bambini continuano ad arrivare in ritardo, a alcuni entrano in classe anche dopo 20 minuti dall'inizio della lezione. «Mio figlio un giorno me lo riportano alle 13,10 altri giorni alle 13,30. La mattina passa alle 8 ma la lezione inizia alla stessa ora e così entra tutti i giorni con almeno 20 minuti di ritardo», dice una mamma. «Lo scuolabus accorcia il suo percorso di 300 metri e noi genitori dobbiamo portare i bambini sulla statale», dice un papà, «non c'è una pensilina per ripararli dalla pioggia, dicono che la costruiranno, ma dove se lo spazio tra la strada e la siepe è già ridotto?». «Ho usufruito il pulmino per 9 anni, sotto la pioggia e il vento, aspettando a volte per un sacco di tempo perché il pulmino si rompeva, oggi ci sono famiglie che non possono più usufruire del servizio con grandi problemi. Mi piacerebbe sapere che mia figlia viene riaccompagnata a casa mentre io sono a lavoro piuttosto che stare in angoscia nel sapere che deve tornare da sola», dice un'altra mamma. Un altro genitore entra ancor più nel dettaglio: «Il problema è anche l'attesa sul ciglio della statale per Teramo sprovvisto di marciapiede. A quell'ora il traffico è sostenuto sia verso che dal capoluogo». Per armonizzare tutte le varie esigenze delle famiglie la vicesindaco Nausicaa Cameli ha convocato una riunione con la ditta Gaspari per oggi pomeriggio, e in vista dell'appuntamento la consigliera Laura Ciafardoni invita i genitori a presentare istanza motivata per la richiesta del servizio scuolabus in tempo per l'incontro. «Non abbiamo ancora i nuovi tesserini perché nessuno ha pagato il servizio», spiega la Ciafardoni, «in pratica i nostri figli stanno viaggiando senza copertura assicurativa. Sono anni che sostengo che il servizio scuolabus gestito esternamente non funziona e mi auguro che l'anno prossimo torni al Comune». Intanto il servizio di pre e post scuola è stato attivato per ora alla Don Milani e Bindi succursale Annunziata. Inatnto ieri prima campanella senza sorprese per la De Amicis che ha riaperto i battenti dopo uno stop arrivato dalla Procura di Teramo che aveva chiesto ulteriori controlli sulla stabilità dell'edificio. La decisione di riaprire la scuola, presa dal sindaco in seguito ad un ulteriore sopralluogo dei tecnici della Procura coadiuvati dai tecnici comunali, ha trovato la piena disponibilità della dirigente Carmen Di Odoardo e anche delle famiglie e ieri mattina circa 400 alunni di elementari e medie sono finalmente rientrati nelle aule dopo i lavori di adeguamento realizzati nei mesi estivi. Lo stop della Procura non sembra avere creato una psicosi tra le famiglie dopo che il primo cittadino ha sostenuto che dopo i lavori l'edificio ha elevato il coefficiente antisismico passando da 0,47 a 0,84

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