GIULIANOVA «Ho portato in giunta la proposta per eliminare le distanze minime o ridurle così da permettere alle famiglie di rientrare nel servizio»: così il vice sindaco Nausicaa Cameli al termine della lunga riunione sul caso scuolabus che si è svolta ieri pomeriggio tra il Comune e la ditta Gaspari che gestisce il servizio. «L'ufficio scolastico valuterà se e come affrontare le difficoltà di chi è rimasto escluso dal servizio scuolabus in seguito all'entrata in vigore del regolamento sulle distanze in linea d'aria tra l'abitazione e la scuola di pertinenza», ha aggiunto. L'incontro era stato convocato proprio dal vice sindaco in seguito alle tante lamentele arrivate dalle famiglie escluse dal servizio dopo l'entrata in vigore dei nuovi criteri di assegnazione del servizio sulla base delle distanze in linea d'aria tra l'abitazione e la scuola di pertinenza. E se i problemi dei ritardi sono stati superati per le scuole del Lido, come hanno dichiarato i rappresentanti delle scuole, invece per gli alunni della scuola De Amicis anche ieri è stata una giornata di passione con un'attesa anche fino a 30 minuti. «Il dirigente Donato Simeone ha raccolto le istanze dei tanti genitori arrivati in Comune», ha detto Laura Ciafardoni, consigliere comunale e mamma di due bambine, «io ho proposto al vice sindaco di fare un passo indietro e ripristinare le modalità di servizio dell'anno passato, perché chi fino ad oggi ha pagato per usufruire dello scuolabus evidentemente ne ha bisogno. Inoltre costringere le famiglie ad accompagnare con la propria auto i bambini aumenta il traffico e di conseguenza l'inquinamento nelle vicinanze delle scuole». A questo proposito Laura Ciafardoni ha proposto la modifica della carta dei servizi da parte della giunta comunale. «Sono convinta che l'unico modo per risolvere i problemi alla radice sia quello di ripristinare il servizio per tutti i bambini che ne fanno richiesta, senza escludere nessuno», ha detto, anche perchè in questi giorni i pullmini oltre ad arrivare in ritardo sugli orari di entrata e uscita, viaggiano quasi vuoti. Inoltre sono stati riscontrati errori di calcolo sulle distanze che hanno dell'incredibile come nel caso di due bambini che abitano nello stesso palazzo; mentre quello che vive nel piano superiore è stato autorizzato, quello del piano di sotto non può usufruirne». Alcune famiglie, pur di avere il servizio si sono dette disponibili a pagare un supplemento, mentre per il momento l'ipotesi di attivare l'iniziativa bicibus o pedibus non sembra essere una scelta attuabile a causa dell'assenza di spazi e di marciapiedi di sicurezza su alcune delle strade più trafficate del paese.