Boccia lo strumento dei Masterplan visti come panacea dei mali del Mezzogiorno d'Italia, annuncia grande attenzione sulla questione della riforma del Trasporto Pubblico Locale abruzzese e chiede coerenza alla Intecs che, pur seduta al tavolo con la Regione, sta dismettendo il sito produttivo cittadino. Spazia a tutto campo dal nazionale al locale, il Segretario Generale CGIL Susanna Camusso, a L'Aquila per partecipare alla giornata celebrativa per i 110 anni dalla fondazione della Camera del Lavoro del Capoluogo d'Abruzzo. E la riflessione di Camusso parte proprio dalla situazione peculiare vissuta dalla città, sospesa tra volontà di innovazione (vedi l'attivazione sperimentale della rete 5G) e reale desertificazione del tessuto aziendale ben esemplificato dal caso Intecs. Poi la stoccata sui Masterplan, definiti "Accordini poco lungimiranti" tra Governo e singole realtà politiche locali. La pecca, per Camusso, è che strumenti così danno sì l'idea di una progettualità diffusa, ma che finisce per essere troppo territoriale senza restituire una fotografia della strategia d'insieme da mettere in campo per il rilancio dell'intero Sud Italia. A metà tra i due piani, si posiziona infine la questione tutta regionale della riforma del Trasporto Pubblico. Dopo lo sciopero della settimana scorsa, il Vice Presidente di Giunta Regionale Lolli ha annunciato la convocazione di un tavolo di confronto multilaterale, con CGIL che (supportata in pieno dal livello nazionale) vi riporterà la posizione contraria allo scorporo da Tua delle tratte a lunga percorrenza, che poi sarebbero affidate ad un nuovo soggetto, Sangritana SPA.