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Data: 23/09/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
«Ricostruzione e sviluppo» ricetta Camusso per L'Aquila. E sulla riforma dei trasporti ha dichiarato «Hanno fatto tutti un grande sforzo, a cominciare dai lavoratori, per costituire la società unica. Che ora si prenda una scatola vuota per inventarsi una seconda società ci pare uno spreco, un errore foriero di indebolimento di tutto il sistema del trasporto pubblico locale, peraltro nemmeno giustificabile perché le stesse norme del decreto Madia prevedono di avere la doppia contabilità»

L'AQUILA «Vorrei più attenzione alla rabbia che hanno i cittadini di questo Paese e che non viene presa in considerazione. Nessuno si deve sentire invisibile». È commento del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, quando un aquilano alla fine del suo intervento alla festa per i 110 anni della Camera del lavoro del capoluogo ha voluto parlare con lei per raccontare i suoi problemi economici nel sostenere la famiglia. La Camusso ha anche incontrato anche una delegazione dei ricercatori della Intecs: l'azienda ha deciso di chiudere il sito aquilano nel quale lavorano, con i contratti di solidarietà, 68 dipendenti. «Ci ha dato la sua solidarietà e che studierà la nostra situazione», hanno raccontato i ricercatori.
E sulla Intecs il segretario generale Cgil ha dichiarato: «È un'azienda che partecipa al tavolo della Regione sui percorsi di innovazione tecnologica e credo che bisogna chiederle delle coerenze di comportamento, perché non si può immaginare che un'impresa che partecipa a dei progetti sull'innovazione licenzi contemporaneamente le competenze, le risorse, le esperienze che ha in questo territorio. Chiederemo alla Regione un intervento che determini soluzioni occupazionali e scongiuri i licenziamenti».
Ovviamente all'Aquila è difficile non parlare sulla ricostruzione. «Ricostruire è essenziale ma è fondamentale pensare anche al futuro, ad attività che determinino lo sviluppo futuro di questo territorio. Sono state fatte già delle cose, penso agli investimenti nell'innovazione come il 5G, ma bisogna fare molto di più, chiedere alle imprese, in particolare quelle ad alto valore aggiunto, di fare di più in termini di stabilizzazione del lavoro e di certezza e presenza sul territorio».
Le domande poi si sono spostate sulla riforma del trasporto locale organizzata dalla Regione, con la Cgil abruzzese che è contraria «perché penalizzerebbe fortemente gli utenti di Teramo e L'Aquila». «Hanno fatto tutti un grande sforzo, a cominciare dai lavoratori, per costituire la società unica - ha dichiarato la Camusso -. Quella scelta ha dato dei risultati e può darli anche in prospettiva. Che ora si prenda una scatola vuota per inventarsi una seconda società ci pare uno spreco, un errore foriero di indebolimento di tutto il sistema del trasporto pubblico locale, peraltro nemmeno giustificabile perché le stesse norme del decreto Madia prevedono di avere la doppia contabilità».
Il segretario generale della Cgil ha poi bocciato il Masperplan: «Per come è stato costruito manca di una cosa fondamentale, la definizione di un obiettivo di sviluppo per le regioni meridionali. Mi da l'idea di essere stata fatta una scelta per ricompattare i tanti rivoli dei progetti che c'erano precedentemente, distribuendo risorse a pioggia. Una nazione come la nostra, però, che ha poche risorse e soprattutto sconta un divario enorme tra Nord e Sud, avrebbe bisogno di individuare delle traiettorie di sviluppo precise su cui investire, sapendo che spesso i problemi che ci sono nei territori non permettono a quegli stessi territori di fare da soli».

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