L'AQUILA Affidamento in-house a Tua; separazione dei servizi commerciali attraverso Sangritana; fusione di Ama in Tua secondo un intervallo temporale preciso: entro l'anno la legge, a giugno 2018 l'acquisizione. La Regione, in tema di riforma dei trasporti, tira dritto, a tappe ben precise. La settimana appena conclusa ne è stata ulteriore riprova. Il deus ex machina dell'operazione, il consigliere delegato Camillo D'Alessandro, Pd, è stato ascoltato in Commissione Vigilanza e ha sostenuto con forza la bontà del piano e il relativo cronoprogramma. La scelta dell'affidamento in house di Tua, per dieci anni, è ormai definitiva. Sarà adottata con deliberazione di giunta a stretto giro. I servizi che attualmente gestisce Tua, relativi dunque al trasporto pubblico locale, per i prossimi dieci anni saranno affidati senza gara. Cambia, ovviamente, anche il regime giuridico: si passa dal sistema di proroghe delle concessioni a un meccanismo per cui le risorse pubbliche, statali e regionali, andranno a finanziare solo il trasporto pubblico e non le corse commerciali. Per questi motivi il resto, ovvero il 20-25% dei servizi che attualmente Tua non copre, entro fine anno saranno messi a gara. Si tratta del comparto legato ai privati. Saranno definiti lotti da appaltare.
Un altro paletto che la Regione considera fermo, come ha ribadito D'Alessandro in commissione, è quello di Sangritana: il ramo commerciale gomma e quello del ferro saranno trasferiti alla Spa, detenuta al cento per cento da Tua, che erogherà ciò che attualmente Tua fa in questo ambito.
RAGIONI
Questo è stato il motivo di scontro con Cgil, che riteneva sufficiente la separazione contabile, senza quella societaria. D'Alessandro ha mostrato le ragioni giuridiche, economiche e finanziarie per cui «non è possibile fare una scelta diversa». Il terzo caposaldo del piano è la fusione di Ama in Tua. Un passaggio fondamentale che entro l'anno sarà normato e, questo è l'obiettivo, realizzato poi a giugno. «Mi hanno chiesto di discutere questo in Consiglio regionale dice D'Alessandro e io sono ovviamente disponibile anche perché ho proprio la voglia di vedere come si voterà».
CRITICHE
La Cgil è l'unico sindacato che ha mostrato perplessità e mosso critiche. «Tutti gli altri sindacati non hanno proclamato sciopero dice il consigliere . La Cgil pone più temi, ma li ho sfidati pubblicamente: se verrà licenziata anche una sola persona mi dimetterò, ma se non avverrà si dimetterà la rappresentanza sindacale». La Cgil contesta anche che la Sangritana non sarà in grado di sostenere i costi dei servizi commerciali. «Con questo principio non sarebbe in grado neanche Tua dice D'Alessandro -, con la differenza che Tua ora può ricevere affidamenti e finanziamenti solo le corse relative al trasporto pubblico locale e non quelle commerciali». La Regione, insomma, va avanti: le prossime settimane saranno decisive per l'intero impianto della riforma.