Il giorno dopo, i protagonisti si rivedono tutti a Rimini - da Grillo a Di Maio a Casaleggio - nella giornata di chiusura della kermesse grillina che ieri ha designato, con un voto plebiscitario, il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio. Ovazioni dal pubblico, ma anche qualche qualche malumore. Roberto Fico, ad esempio, il "ribelle" isolato, (video) che gela Di Maio insistendo sulla sua linea di distanza: "Lui non è il capo del movimento. Il candidato premier è il capo della forza politica, ovvero è riferito alla legge elettorale, ma non è capo della vita politica generale del movimento. Questa è una grande distinzione". Anche se poi precisa. "Il risultato delle votazioni on line è pienamente legittimo e va rispettato".
Non solo. Fico ha nettamente preso le distanze dagli atteggiamenti violenti nei confronti dei giornalisti, che si sono verificati ieri, a differenza di Grillo che anche oggi, dopo "il vomito" e "i giornalisti sono nemici", li ha trattati con sarcasmo.
Italia 5 Stelle, Grillo distribuisce soldi ai giornalisti: "Ora dite quello che voglio io"
"(L'aggressione ndr) è una cosa che è successa anche ieri davanti a me mentre giravo tra i gazebo, nessuno si deve azzardare a farlo. Gli atteggiamenti di alcune persone nei riguardi della stampa, con urla o modi scomposti, non solo vanno condannati ma queste persone non possono permettersi questo comportamento", così diceva Fico, aggiungendo che "chi urla a chi fa comunque il proprio mestiere va condannato". Vicevera Grillo ha preso ancora una volta in giro i giornalisti. Con una gag tra lo scherzoso e l'offensivo, mentre girava sotto il palco in compagnia del sindaco di Roma Virginia Raggi, ha distribuito banconote finte da 500 euro ai cronisti che erano lì per intervistarlo. "Mille per il Tg1, altre mille per Canale 5, per La7...adesso scrivete quello che dico io", diceva il leader, "Il Movimento 5 Stelle è il più grande movimento d'Europa. Va bene? Sì, scrivete così". Allora non è vero che il Movimento 5 Stelle vuole togliere i finanziamenti all'editoria? O questa è corruzione? gli replica una cronista. Ma Grillo non risponde e continua il suo show: "Eccovi altri 1000 euro" rilancia, "e per voi di Radio Radicale qualcosa in più... dovete ristrutturare gli edifici", I militanti, come accade puntualmente, ne approfittano ancora una volta per inveire contro i giornalisti: "siete i soliti venduti, vergogna!".
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FICO: INNEGABILE CHE CI SIANO PROBLEMI
Sull'esito scontato delle primarie, anche se con i suoi 30.936 voti, su oltre 140 mila aventi diritto, risulta che Di Maio è stato scelto da un solo iscritto al Movimento su 5, e sui malumori degli ortodossi, parla ancora Roberto Fico: "Quando ci sono dei problemi, ed è innegabile che ci sono e ci sono stati, vanno affrontati nella lealtà massima e nella chiarezza massima" ha dichiarato, "un movimento è un movimento quando si può parlare in modo leale e reciprocamente, dibattere quando si hanno posizioni diverse ma con un meccanismo chiaro, giusto e trasparente per arrivare a una linea comune su tante tematiche, anche importanti".
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DI MAIO RISPONDE, IN STREAMING
In tarda mattinata arriva anche Luigi Di Maio, completo blu scuro e camicia bianca senza cravatta. La folla, tenuta a distanza dalla transenna, si lascia andare a urla di giubilo. "Sei più bello di George Clooney", grida una signora. Un uomo gli promette una scorta di mandorle. In tanti vogliono salutarlo, scattare un selfie. "Non posso uscire", si scusa lui da dietro la transenna. In tanti gli chiedono di "andare avanti", lui assicura: "abbiamo appena iniziato". Dalle 13, comizio in diretta streaming col giornalista Gianluigi Paragone che gli gira le domande dei militanti arrivate dai social con l'hashtag #Chiediloaluigi, come già faceva Matteo Renzi
E Di Maio parla a braccio di tutto, ad esempio della delicata questione del voto in Sicilia "importante per i siciliani ma non per le dinamiche nazionali", all'idea di dare ai cinquantenni che perdono lavoro "un reddito di cittadinanza, e i soldi si prendono dagli investimenti nei settori innovativi", al tema economico europeo più caldo: "Il 3% deficit/Pil non è un dogma, così potremo ridurre il debito pubblico. Se non facciamo nuovi investimenti, e anche un pò in deficit, il debito non lo ridurremo mai. E spero che ascoltino anche i Paesi Ue". Fino al referendum sull'autonomia di Lombardia e Veneto "su cui sono favorevole".
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CASALEGGIO: "VOGLIAMO CREARE UNA SMART NATION". MA AMMETTE PROBLEMI NEL VOTO ON LINE
Dal palco di Italia a 5 stelle Davide Casaleggio certifica che a Rimini ci sono stati 50mila visitatori e ha ammesso i problemi riscontrati nelle votazioni on line per la scelta del candidato premier. "Siamo arrivati a fare le votazioni coi doppi controlli e gli sms, abbiamo dovuto iniziare a proteggere il nostro spazio di democrazia. Uno spazio - ha sottolineato - cui teniamo sempre di più. Effettivamente l'altro giorno c'erano dei problemi, ma le persone stavano attaccate allo schermo per un'ora e anche di più per votare". "Dobbiamo aiutare questo Movimento a cambiare l'Italia senza cercare qualcosa subito ma per poter cambiare questa nazione. Il nostro obiettivo è creare una smart nation" ha concluso il presidente di Casaleggio Associati. Poi ha chiamato sul palco, per ringraziarli, Max Bugani e David Borrelli, responsabili dell'organizzazione dell'appuntamento riminese.