PESCARA Soldi mai utilizzati o destinati altrove. È polemica sui fondi del terremoto versati dagli italiani alla Protezione civile grazie all'invio di centinaia di migliaia di sms di solidarietà: 33 milioni di euro in totale i fiondi raccolti, parte dei quali destinato a Corropoli e Capitignano in Abruzzo. A dare fuoco alle polveri il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, seguito da altri primi cittadini di alcune tra le località più colpire. Pirozzi ha parlato sabato durante il convegno ad Atreju, la festa di Fratelli d'Italia, di «scelta scellerata» fatta in merito alla gestione di quei fondi. «Penso che tutte le persone che in quel momento hanno donato 2 euro li abbiano versati per Amatrice, Norcia e tutti gli altri comuni colpiti dal terremoto il 24 agosto. Poi però mancano gli scarponi e decidono di non dare niente a questi paesi, facendo delle scelte totalmente diverse. Nelle Marche avevano anche ipotizzato di fare una pista ciclabile a Civitanova». Poi ieri ha precisato di non aver mai detto che i soldi raccolti con gli sms sono spariti, sottolineando che «la Protezione civile non c'entra nulla». Anche per il primo cittadino di Accumoli, Stefano Petrucci, «l'operazione sms è stata poco trasparente». Sulla stessa linea il sindaco di Arquata del Tronto. «Ad Arquata», ha accusato Aleandro Petrucci, «con i soldi degli sms solidali, 2,1 milioni, dobbiamo ricostruire il municipio ma finora non si è visto un euro». Anche nelle Marche i progetti da finanziare sono stati concordati non senza polemiche, dai sindaci del cratere e dalla Regione: otto su nove quelli che hanno superato il vaglio del Comitato dei Garanti, che ha chiesto approfondimenti sul nono progetto, relativo il recupero della Grotta sudatoria e della piscina termale di Acquasanta Terme. Non sarà invece realizzata la ciclovia Civitanova Marche-Sarnano, un progetto sostenuto dai sindaci di quel territorio ma che ha suscitato la levata di scudi degli altri primi cittadini del cratere. Intanto, la procura di Rieti ha aperto un'inchiesta sulla vicenda e sentirà lo stesso Pirozzi. Mentre non ci sono fascicoli aperti ad Ascoli Piceno.La Protezione civile non ci sta a finire sul banco degli accusati e ha precisato che i 33 milioni di euro raccolti non sono spariti, ma «sono confluiti nella contabilità speciale del Commissario straordinario alla ricostruzione dopo l'approvazione dei progetti proposti dalle Regioni d'intesa con i territori colpiti». Tra questi non ci sono Amatrice ed Accumoli, ha precisato la Protezione civile, solo perché lì le spese erano già state coperte. Complessivamente sono 18 i progetti approvati con la supervisione del Comitato di garanti nominato per l'occasione. In Abruzzo sono due le opere destinate a essere finanziate con gli sms, a Capitignano e Corropoli. I fondi assegnati a Capitignano, paese dell'Alta Valle dell'Aterno colpito dalle scosse del 2016 (agosto e ottobre) e del 18 gennaio scorso, ammontano a 150 mila euro. La cifra è legata al progetto per la realizzazione di un Centro di comunità, ancora in fase embrionale. E' stata già individuata l'area, limitrofa ai moduli abitativi provvisori. Il centro di comunità, nelle intenzioni dell'amministrazione comunale, andrà a colmare l'emergenza di luoghi di aggregazione dovuta all'inagibilità di ben 15 chiese tra Capitignano e frazioni. Tuttavia non sarà una struttura dedicata esclusivamente al culto, ma un edificio polifunzionale con finalità sociali. Il sindaco di Capitignano Maurizio Pelosi, però, ieri ha precisato che i fondi arrivano dagli sms degli abruzzesi. «Circa due mesi fa la Protezione Civile ci ha comunicato che al Comune sono stati assegnati 150 mila euro che non sono stati erogati. Ma i fondi si riferiscono agli sms della Regione Abruzzo e non nazionali, come quelli per Amatrice e cratere. Ci sono carte scritte», ha aggiunto Pelosi, «speriamo ci vengano erogati. Per noi non è una novità l'attesa, attendiamo dal 2009 i fondi per la ricostruzione relativa al sisma dell'Aquila. Poi ci sono quelli del terremoto 2016-2017». Poi un riferimento al presidente della Regione Luciano D'Alfonso che siede al tavolo della cabina di regia per gli interventi post-terremoto: «Il presidente D'Alfonso sta lavorando molto», ha detto Pelosi, « ora aspettiamo i risultati. La realtà è che abbiamo ricostruito molto poco: sarà colpa del governo, dei tecnici, dei politici, ma sindaco e cittadini non hanno responsabilità». L'altro progetto da finanziare in Abruzzo con gli sms è l'adeguamento sismico del Liceo Scientifico Aeronautico di Corropoli, noto anche come «Val Vibrata College». Anche questo accompagnato da polemiche. Ad agosto il coordinatore provinciale di Articolo 1 Mdp, Stefano Alessiani, aveva annunciato che il coordinamento, «senza nulla togliere alla rispettabilità del Liceo», struttura privata, avrebbe intrapreso «tutte le azioni necessarie affinché i soldi degli italiani vengano destinati alla scuola pubblica del cratere sismico» sottolineando, in una nota, che l'istituto è «fuori dal cratere sismico», mentre a Teramo città e nel resto del cratere teramano «c'è una vera e propria emergenza».Intanto il deputato abruzzese di Mdp Gianni Melilla presenterà oggi un'interrogazione su tutta la vicenda sms: «Per evitare chiacchiere abbiamo chiesto al governo la massima trasparenza. Si faccia un rendiconto su come sono stati utilizzati, perché se non si fa trasparenza si rischia di minare la fiducia della gente. Io non sposo la tesi dei soldi non spesi, ma ci dicessero con certezza come sono stati suddivisi », ha concluso Melilla. Intanto il centrodestra cavalca la polemica Maurizio Gasparri (Fi) spiega di aver girato alla procura di Roma «le affermazioni fatte da Pirozzi circa l'inganno che è stato fatto a tutti i cittadini italiani con la raccolta di fondi tramite sms». Di «colpevole ritardo nell'utilizzo dei fondi» parla la deputata del Movimento 5 Stelle Laura Castelli. L'associazione dei consumatori Codacons annuncia un esposto per truffa aggravata. «Fin da subito abbiamo chiesto massima trasparenza sulla destinazione dei fondi», spiega il presidente Carlo Rienzi, «le risposte pervenute sono state del tutto insoddisfacenti e la situazione denunciata dal sindaco di Amatrice conferma i nostri allarmi». In serata è intervenuto anche il commissario per la ricostruzione del terremoto del Centro Italia, Paola De Micheli: «Ogni polemica o strumentalizzazione non aiuta in alcun modo la ricostruzione e rischia di creare un clima sfavorevole alla ripartenza dei territori colpiti dal sisma. Le donazioni», ha sottolineato la De Micheli, «non sono sparite, tutto è stato impiegato secondo le indicazioni di legge».