LANCIANO Viabilità in ginocchio, emergenza cinghiali, neve e incendi, dissesto idrogeologico, sicurezza delle scuole: sono questi i problemi con cui i sindaci si misurano ogni giorno e per i quali hanno chiesto aiuto alla Regione e al presidente Luciano D'Alfonso. Lo hanno fatto, non senza qualche polemica, alla Casa di Conversazione a Lanciano, dove si è tenuta l'assemblea Anci Abruzzo. «L'Anci riunisce 279 sindaci dei 305 della Regione», spiega il presidente Luciano Lapenna «e da tutti loro è venuta la richiesta di questo incontro. Che è di preparazione all'assemblea nazionale che c'è dall'11 al 13 ottobre a Vicenza e in cui si affronterà il problema dei piccoli comuni e del contro esodo, e che è da pungolo alla Regione perché presti maggiore attenzione ai territori, e ai sindaci diventati ormai bersagli». I primi cittadini Mario Pupillo (Lanciano) e Umberto Di Primio (Chieti) hanno ricordato le tre aggressioni subite dal collega di Vasto «perchè i sindaci» dicono «sono le uniche istituzioni visibili ai cittadini». «Servono provvedimenti urgenti» dice Enrico di Giuseppantonio (Fossacesia) «decreti per risolvere i problemi. Come quello dei cinghiali: la gente muore sulle strade per questi animali. Serve chiarezza perché una stessa legge non può essere interpretata in modi diversi. A Chieti il prefetto ha bloccato l'abbattimento dei cinghiali, a Pescara va avanti». Poi, anche altri sindaci e Angelo Caruso, Presidente della Provincia dell'Aquila, evidenziano il problema della viabilità, biglietto da visita della Regione per turismo ma anche per commercio e industria, che è a pezzi, le scuole insicure, l'abbandono dei rifiuti, la manutenzione dei viadotti che peserà su Comuni e Province.D'Alfonso ascolta, a volte scuote la testa, poi invita i sindaci alla collaborazione con la Regione perché «tutti cercano i soldi» dice il presidente «ma dobbiamo fare in modo di trovarli con progetti concreti che spetta a voi fare». Traccia poi un bilancio dei 38 mesi di governo per far capire che la Regione si muove sui fronti segnalati. «Abbiamo messo 192 milioni per la Fondovalle Sangro, anziché fare 12.000 rotatorie» elenca D'Alfonso «25 milioni per la difesa della diga di Chiauci, 200 milioni per il dissesto idrogeologico, 300 milioni per il ciclo idrico integrato, perché abbiamo ascoltato le vostre richieste. Ma a voi spetta vigilare, far sì che quei soldi arrivino a destinazione, che si costruiscano depuratori che poi funzionano. Scuole sicure? Servono altri 150 milioni di euro per realizzarle. Si può iniziare a lavorare abbattendo i costi dei progetti che non possono costare 300.000 euro l'uno».Poi il capitolo strade. «Abbiamo ceduto 500 chilometri di strade all'Anas» chiude il governatore «ma dobbiamo investire per sistemarle. Bisogna fare una scelta: destinare ad esempio 40 dei 61 milioni del masterplan alle strade: 12milioni alla Provincia di Chieti, 11 a quella di Teramo, 10 a Pescara e7 all'Aquila. Sui cinghiali chiedo lumi, ho bisogno di dati. Se mettono a rischio la vita delle persone vanno abbattuti, certo con dei limiti che vanno calcolati e definiti con precisione».