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Data: 27/09/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Strade, l'Anas trascura la conca peligna

L'Anas riprende 452 chilometri di strade provinciali e regionali. Quasi niente per la Conca Peligna. «Mai, come in questo periodo, le popolazioni peligne sono abbandonate dalla politica regionale». Il j'accuse arriva da Massimo Carugno della segreteria nazionale del Psi. «L'unica strada del nostro comprensorio che passerà all'Anas è la provinciale per Pacentro. Ma si badi bene: non perchè sia una strada Peligna, ma perchè è la prosecuzione della Provinciale 487 per Caramanico che, partendo da Scafa, finisce appunto a Sulmona transitando per Caramanico, Passo San Leonardo, Pacentro». Eppure, scrive Carugno, arterie che avrebbero bisogno di una bella rinfrescata, tra ammodernamenti e manutenzione, nel centro Abruzzo, ce ne sono. Soprattutto se si considera che alcune delle strade in questione raggiungono centri importanti per il turismo e che, sotto questo aspetto, diventano vitali.
L'ACCUSA DI CARUGNO«Inutile dire, con squilli di fanfare e suoni di sacri bronzi, che, nel comprensorio Peligno, si vuole investire nel turismo, inutile sciacquarsi la bocca con la bellezza e la ricchezza ambientale dei nostri parchi continua Carugno - se poi non si creano le condizioni per far arrivare i turisti con uno straccio di comodità e sicurezza viaria». Pensa, il componente della segreteria nazionale del Ps, alla strada regionale 479 per Villalago, Scanno, Barrea ed alla strada provinciale 12 per Campo di Giove e quindi Palena. Una si collega con Scanno e attraversa, fino a Barrea, una grossa fetta del Parco Nazionale e l'altra porta alle pendici della Maiella che resta la seconda montagna più grande dell'Appennino. Purtroppo, però, dopo che, i primi di agosto, il Presidente della Regione, Luciano d'Alfonso «con toni trionfalistici, annunciava l'imminente passaggio all'Anas di 22 strade provinciali e regionali (per ben 452 chilometri)» garantendo la manutenzione e l'ammodernamento delle arterie che ritornano sotto la sua gestione; di strade che, nella Conca peligna passeranno all'Anas, sono pressoché inesistenti. «Ai primi di settembre, chiesti lumi alla segreteria del vice ministro Nencini scrive Carugno -, ci è stato detto che ben poco si poteva fare al di fuori dell'elenco trasmesso dalla Regione».

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