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Pescara, 24/11/2024
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27/09/2017
Il Centro
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Porto, dragaggio in salita. Si dimette un altro esperto. Appalto contestato, lascia anche il secondo dirigente universitario. L'ex consigliere Cieri: situazione complessa, intervenga la giunta comunale |
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ORTONA Il secondo verificatore chiamato a dissipare i dubbi sul dragaggio del porto di Ortona ha rinunciato all'incarico affidatogli dal Consiglio di Stato. Nuova "puntata" sull'escavazione dei fondali dello scalo marittimo. Proprio il Consiglio di Stato, in merito al ricorso presentato dalla società Dragaggi srl, contro la Nuova Co.Ed.Mar srl, nonché contro il Comune, con ordinanza pubblicata il 22 settembre 2017, ha preso atto della rinuncia all'incarico da parte del verificatore direttore del Dipartimento Scienze geologiche dell'Università di Roma Tre, e ne ha nominato un altro nella persona del direttore del Dipartimento di Scienza della terra dell'Università degli Studi di Milano. La scadenza per il deposito è stabilita per il 30 novembre e l'udienza per la discussione, nel rispetto di tali termini, sarà fissata entro il mese di gennaio 2018.«Il secondo verificatore ha rinunciato all'incarico, a dimostrazione del fatto che la materia è complicata e complessa, necessita di particolari competenze e professionalità», dichiara l'ex consigliere comunale Tommaso Cieri. Il terzo verificatore dovrà svolgere un'attività accertativa di non poco conto, verificando se il contenuto delle relazioni e degli elaborati tecnici presenti dalla Dragaggi srl sia idoneo a valere come studio d'impatto ambientale, se le relazioni e gli elaborati progettuali e tecnici prodotti in sede di gara possano considerarsi privi o meno della relazione geologica, «con particolare riferimento alla circostanza che il progetto definitivo presentato prevedeva la realizzazione di una nuova cassa di colmata in zona diversa rispetto alla previsione del progetto preliminare» aggiunge Cieri. Tutti quesiti a cui si dovrà dare una risposta in poco più di trenta giorni, tenendo conto che la bozza preliminare deve essere redatta entro il 6 novembre, «data questa stretta, considerando appunto la complessità della questione, e che potrebbe quindi essere prorogata», prosegue l'ex consigliere. «L'amministrazione comunale non può rimanere inerme davanti al problema. Se vuole veramente il bene della città e crede che tali lavori di escavazione del porto possano veramente significare un rilancio delle attività portuali, deve prendere il coraggio a due mani e dare seguito alla determina di affidamento lavori alla società Nuova Co.Ed.Mar srl (ovvero la seconda classificata alla gara, ndc).
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