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Data: 28/09/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Con la fusione Siemens-Alstom nasce il secondo gruppo ferroviario mondiale

ROMA I Tgv (Treni ad alta velocità francesi) passano in mani tedesche. Dopo le indiscrezioni trapelate sui media nei giorni scorsi, ieri pomeriggio i consigli di amministrazione di Alstom e Siemens hanno firmato un protocollo di intesa che darà vita ad un «campione europeo» nel settore ferroviario.
TRA BERLINO E PARIGI
Il francese Alstom, specializzato nella costruzione di treni, passerà sotto il controllo della Siemens che ne diverrà il maggiore azionista con 50% del suo capitale. Inoltre il colosso tedesco esprimerà sei membri su undici nel Consiglio di amministrazione, tra cui il presidente. Siemens fornirà ad Alstom la sua divisione Mobility, che rimarrà a Berlino. In compenso, la sede della nuova società, che probabilmente si chiamerà Siemens-Alstom, resterà nella regione parigina dell'Ile de France, così come la produzione di materiale rotabile. La società di Monaco si impegna a mantenere i posti di lavoro in Francia per i prossimi quattro anni. Una fusione tra due colossi del settore che insieme valgono 15 miliardi di euro e che, con questa operazione, creeranno il secondo più importante gruppo al mondo, con una sinergia da 470 milioni di euro all'anno.
L'AIRBUS DELLE FERROVIE
L'unione darà vita a quello che è stato già ribattezzato come «Airbus delle ferrovie»: un gigante europeo nel settore del trasporto su rotaia capace di contrastare l'avanzata dei cinesi della China Railway Rolling Stock Corporation (Crrc), leader mondiale del settore con una cifra d'affari di 28,6 miliardi di euro. In questa operazione lo Stato francese, che possiede il 20% di Alstom, ha deciso di rinunciare all'opzione di acquisto di un altro 20% che detiene dal 2014, ottenuta a titolo di prestito dal gruppo di telecomunicazioni Bouygues, attualmente azionista di maggioranza della Alstom. L'annuncio della fusione ha galvanizzato il titolo della società francese che ha guadagnato oltre il 4%. In Francia però sono molte le voci che accusano il governo di aver svenduto a Berlino uno dei gioielli di famiglia. «Il Tgv non passa sotto l'insegna tedesca», ha affermato Henri Poupart-Lafarge, amministratore delegato di Alstom che diventerà il ceo del nuovo gruppo. «Restiamo una società pienamente europea, con un centro di decisioni importante in Francia» ha aggiunto Lafarge sottolineando che «lo Stato francese ha sostenuto questa operazione». «L'idea è fare un colosso europeo in grado di resistere alla concorrenza degli operatori cinesi e che consenta di garantire un controllo industriale in Francia», ha commentato il premier francese Emmanuel Macron, in conferenza stampa a Lione con il presidente del Consiglio italiano Paolo Gentiloni.

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