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Pescara, 24/11/2024
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Data: 29/09/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Forza Italia: «Il Masterplan è al palo» Il Pd: «Avanzamento al 20 per cento»

PESCARA Eccessiva prudenza dei dirigenti regionali, difficoltà di interpretazione delle norme da parte dei funzionari comunali alle prese con i progetti e l'assegnazione degli incarichi professionali, cortocircuito nella comunicazione con l'erogatore centrale delle risorse. Forse c'è un po' tutto questo alla base dei ritardi sul Masterplan, il Piano per il Sud che destina 1,5 miliardi all'Abruzzo per la realizzazione di 77 opere strategiche da spalmare sul territorio. Lo stesso governatore della Regione, Luciano D'Alfonso, ha convocato a Pescara nei giorni scorsi i rappresentanti del Ministero del Mezzogiorno e della Corte dei conti per chiarire, assieme ai soggetti attuatori, tutti gli aspetti del Masterplan che oggi impediscono di togliere il piede dal freno. Le opposizioni ne approfittano per tornare all'attacco, anche sulla spesa dei fondi europei legati alla programmazione 2014-2020. Osserva Mauro Febbo: «La Regione facile e veloce non è mai partita».
Il primo esempio fatto dall'esponente di Forza Italia è quello della ex distilleria di Ortona: «Un'azienda che avrebbe dovuto riaprire i battenti in 48 ore, secondo la promessa fatta dal presidente al momento del suo insediamento, ma che dopo 40 mesi e ancora ricoperta di erbacce». Poi c'è tutto il pacchetto delle altre opere inserite nel Masterplan: gli 8milioni di euro destinati al nuovo impianto di depurazione di Pescara; i progetti di separazione delle acque bianche dalle acque nere; i lavori sulla diga foranea, il dragaggio del porto di Ortona e le ingenti risorse destinate alla mitigazione del rischio idrogeologico. «Tutto fermo al palo - denuncia Febbo -, un faldone dei sogni». L'altra questione posta dal consigliere di opposizione è quella delle risorse europee: Por-Fesr, Fse e Psr, attesi dagli apparati produttivi e dalle cooperative sociali: «I bandi escono con il contagocce dopo avere ingolfato la macchina regionale». A detta di Febbo, l'Abruzzo sarebbe oggi scivolato nella terzultima posizione per la spesa dei fondi comunitari: «Appena il 5,62% di quelli assegnati». Nello stesso tempo viene respinto il confronto con il MasterPlan della giunta Chiodi, «da contestualizzare - precisa l'esponente di Forza Italia - in un periodo socio economico molto diverso da quello attuale: nel 2009 abbiamo trovato un terremoto politico, giudiziario e amministrativo senza precedenti. Dopo 100 giorni dal nostro insediamento, è intervenuto il terremoto dell'Aquila che ci ha costretti a rivedere tutta la programmazione. Nonostante tutto, i fondi europei 2007-2013 sono stati spesi al 100%, mentre la Regione facile e veloce deve ancora provvedere alla certificazione chiesta dalla Commissione europea». La replica della maggioranza è affidata al consigliere regionale del Pd, Alberto Balducci, che snocciola altri dati: «La percentuale di avanzamento del Masterplan, a 14 mesi dall'approvazione della delibera Cipe, è pari al 20%. Un dato - precisa Balducci - superiore del 2% rispetto allo stato di avanzamento fissato dal Governo (18%)». Nel dettaglio sarebbero stati avviati 14 interventi dei 368 totali, per un importo complessivo di 301.229.228 euro, mentre altri 96milioni sono stati inseriti nel sistema informatico ministeriale per ricevere l'anticipazione del 10% delle risorse entro il 30 ottobre. Altra puntualizzazione sui fondi europei: «Alla data odierna sul Fesr - spiega Balducci - sono stati pubblicati avvisi per 93,4milioni su una dotazione di 222milioni. Entro il 31 dicembre verranno messi a bando altri 33,8milioni. In merito al Fse (dotazione di 142,5milioni), sono stati pubblicati avvisi per 32,2milioni, ulteriori 33,6milioni verranno messi a bando entro fine anno. Così per il Feasr: dotazione 308,4milioni, di cui 191,5milioni già oggetto dei bandi regionali».

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