ROMA Il caos Ryanair che ha cancellato migliaia di voli fino a marzo prossimo provocando disagi per centinaia di migliaia di passeggeri, rischia di avere ripercussioni disastrose soprattutto nei piccoli scali che hanno legato la loro sopravvivenza alla compagnia low cost irlandese. È il caso di Trapani Birgi, l'aeroporto che in questi ultimi anni ha conosciuto un boom di passeggeri proprio grazie a Ryanair e che oggi è in assoluto il più penalizzato dai «tagli» decisi da Dublino. «La situazione è drammatica: nel periodo novembre-marzo Ryanair ridurrà il traffico aereo nello scalo di Trapani del 60% rispetto allo scorso anno» dice il direttore dell'Airgest, società che gestisce lo scalo, Giancarlo Guerrera.
I tagli provocheranno duecentomila passeggeri in meno che nel periodo transiteranno su Trapani, con forti ripercussioni sull'occupazione anche indotta. I voli che nel periodo saranno tagliati sono sette: 4 nazionali (Parma, Genova, Roma e Trieste) e 3 con città europee (Francoforte, Baden Baden e Cracovia). «Purtroppo - spiega il direttore dell'Airgest - non abbiamo soluzioni alternative: negli aeroporti secondari, come Trapani, solo le compagnie low cost hanno interesse a operare». Il dubbio ora è che la compagnia irlandese abbia deciso di penalizzare così tanto Trapani come arma di pressione per avere più soldi pubblici con il rinnovo dell'accordo di co-marketing. In pratica per convincere Ryanair a mantenere gli stessi livelli di traffico della passata stagione i comuni del trapanese dovranno versare alla compagnia 6 milioni di euro. «L'accordo non è ancora stato siglato - conferma Guerrera - e pertanto Ryanair non ha alcun vincolo contrattuale». Negli anni scorsi però li ha ricevuti, eccome: 170 milioni sarebbero arrivati solo dagli scali pugliesi. Una situazione che fa gridare allo scandalo il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri (Fi): «Non sono solo le scandalose condizioni contrattuali cui ha sottoposto il personale. A rendere ancora più vergognoso il caso Ryanair sono le tutele economiche di cui ha goduto e le copiose valanghe di soldi pubblici italiani».
Un duro attacco contro la compagnia irlandese che ha macinato utili record (1,3 miliardi su 6 di ricavi nell'ultimo anno contabile 2016-2017) arriva anche da Londra dove la Civil Aviation Authority (Caa), l'Authority del trasporto aereo del Regno Unito, ha duramente ammonito Ryanair per la cancellazione dei voli affermando che sta violando la legge. Il responsabile Andrew Haines si è detto «furioso» per il comportamento del vettore low cost.
Intanto ieri a Roma l'Enac ha incontrato i sindacati: l'ente ha assicurato che continuerà a vigilare sul rispetto dei diritti dei passeggeri e che dal punto di vista della sicurezza la compagnia rispetta tutte le normative.