Sono stati ricevuti dal prefetto di Pescara, Francesco Provolo, i lavoratori della Sda che da settimane sono costretti all'inattività forzata a causa della protesta dei facchini, che nel Nord Italia hanno bloccato il magazzino milanese della società. Cento famiglie pescaresi rischiano di finire sul lastrico, se non rientra il picchettaggio davanti alla sede di Carpiano, alle porte di Milano. Ieri il prefetto ha ricevuto la delegazione pescarese, assicurando che interesserà della questione il Ministero dell'Interno. Lo stato di agitazione non riguarda i dipendenti di Sda, ma una società esterna che si occupa dello smistamento. Il picchettaggio ha di fatto paralizzato l'attività della società, lasciando a casa i dipendenti che non hanno nulla da trasportare e recapitare, e penalizzando anche i clienti in attesa di ricevere o spedire merci.Tra i clienti anche aziende abruzzesi che non ricevono più ad approvvigionarsi di materie prime.