TERAMO La linea 7 che porta il bus dalla stazione ferroviaria all'università continua a suscitare malumori. Soprattutto nelle prime ore della mattinata, nei giorni di lezione all'ateneo, il mezzo pubblico utilizzato dagli studenti pendolari per arrivare a Coste Sant'Agostino è sovraffollato tanto da creare disagi.A testimoniarlo è un'universitaria che torna a segnalare il problema già evidenziato in altre circostanze da suoi colleghi ma anche dai sindacati dei trasporti. La studentessa sottolinea che tutte le mattine arriva in città con il treno e dalla fermata davanti alla stazione deve prendere il bus della linea 7 per raggiungere la sede dell'ateneo. Lì inizia quella che definisce la sua "avventura". «Alla fermata nei pressi della stazione ferroviaria, sul lato di viale Crispi in direzione ponte San Ferdinando», fa notare, «spesso, oltre a non esserci spazio per l'attesa del bus, parecchi studenti e altri passeggeri rimangono a piedi per sovraffollamento del bus». La questione è stata posta in diverse occasioni agli autisti ma, racconta l'unversitaria, «mi è stato spiegato che loro hanno ampiamente denunciato la situazione a tutti i livelli, visto che è anche un loro problema, senza ottenere risposta». Secondo la studentessa, dunque, «è scandaloso non incentivare il trasporto pubblico soprattutto dove c'è ne l'esigenza, costringendo gli utenti ad abbandonare questo servizio».Il sovraffollamento, stando a quanto riferisce l'universitaria, alla fermata davanti alla stazione ferroviaria si registra tra le 8 e le 9.30 di martedì, mercoledì e giovedì. Questo dato, però, non trova conferma nelle parole di Agostino Ballone, presidente del gruppo Baltour che gestisce il servizio di trasporto urbano. A suo dire, infatti, il sovraffollamento alla fermata davanti alla stazione ferroviaria non ha una regolarità tale da consentire l'allestimento sistematico di una corsa bis. «Dipende da fattori variabili, come esami o giorni di lezione che non sono sempre gli stessi», afferma, «per cui diventa difficile individuarne l'origine e adottare misure adeguate». Il raddoppio del bus non sarebbe difficoltoso, secondo il presidente del gruppo Baltour, purché però sia possibile individuare con certezza il periodo in cui è necessario. In ogni caso Ballone nega che gli utenti rimangano a piedi. «In quella zona passano tante linee», conclude, «e per arrivare all'università si può anche prendere un bus che va a piazza Garibaldi e lì trovare una coincidenza».Anche il sindaco Maurizio Brucchi tiene a precisare che non gli risultano problemi strutturali per la linea 7. «Verificherò comunque la segnalazione con gli uffici e con la società che gestisce il servizio», osserva, «per gli eventuali interventi che si rivelassero necessari».