La tanto sbandierata razionalizzazione del servizio scuolabus, stando a tutti i problemi che continuano ad essere segnalati, sembra ancora lontana. Alla fermata di via Bellini non è arrivato nessuno scuolabus, stessa cosa è accaduta nel punto di raccolta di via Marzabotto. Così a pochi giorni dalla delibera con cui la giunta comunale ha congelato le regole sulle distanze dalle scuole, riportando le condizioni del servizio all’anno precedente, il caos sembra regnare sovrano e le famiglie sono tornate sul piede di guerra lamentando ancora tanti disagi. «Lunedì e martedì molte mamme mi hanno telefonato lamentando che i loro figli non hanno potuto servirsi dello scuolabus perché in molte vie il mezzo non è passato», dice Laura Ciafardoni, mamma di due bambine in età scolare e consigliere comunale di Ncd - Forza Italia, «eppure la scorsa settimana erano stati diramati ben tre comunicati stampa per annunciare che tutto tornava come l’anno scorso. Inoltre i tanti genitori che si sono rivolti all’ufficio scolastico non sono riusciti ad ottenere delle risposte certe. Addirittura, a quelli che lamentavano l’assenza dello scuolabus alla fermata, qualcuno avrebbe risposto che non ci sono i posti per tutti i bambini». La giunta aveva annunciato che non ci sarebbero più state restrizioni sulle distanze e che il trasporto con gli scuolabus sarebbe stato garantito a tutti i bambini che ne avevano fatto richiesta. Ma ad oggi la situazione non sembra così chiara come ci si aspettava dopo il dietrofront dell’amministrazione in merito alle regole sulle distanze. «Gli uffici stanno ancora verificando la situazione per il reintegro di tutti i bambini che erano stati esclusi sulla base del regolamento che abbiamo sospeso», dice la vice sindaco Nausicaa Cameli, «una volta reinseriti tutti gli alunni che ne hanno fatto richiesta saranno analizzate le altre esigenze che sono state avanzate dalle famiglie». La situazione trasporto sembra dunque essere ben lontana dalla normalità, e alcune famiglie lamentano anche mancanza di sicurezza soprattutto per quanto riguarda i punti di raccolta. «A Villa Pozzoni lo scuolabus non transita nella via tra le abitazioni ma si ferma sulla Nazionale», dice Margherita Trifoni, mamma e consigliere comunale del Movimento 5 stelle, «in quel punto la Nazionale è molto pericolosa e per giunta non c’è neanche una pensilina. I genitori hanno invano sollecitato l’ufficio scolastico e la polizia municipale per convincere l’autista a entrare nella via».