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Pescara, 24/11/2024
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Data: 05/10/2017
Testata giornalistica: Rete Abruzzo
Trasatti (Cgil): I cittadini delle aree interne non possono essere di “serie b”. La Cgil territoriale rilancia la vertenza su lavoro, sanità e trasporti, per la rinascita delle aree interne.

“La nostra battaglia mira ad unire lavoro, qualità dei servizi, ripresa e sviluppo delle aree interne, partendo proprio da servizi essenziali – spiega Umberto Trasatti, segretario provinciale della Cgil – è una battaglia che richiede unità delle istituzioni locali, Comuni e Province, per avviare un confronto proficuo con Regione e governo centrale”. Sia sui trasporti che sulla sanità il sindacato è critico verso la riorganizzazione avviata. “E’ una riorganizzazione che penalizza le aree interne sia per il servizio sanitario che per quello dei trasporti” sostiene Trasatti che osserva come “questa penalizzazione non fa altro che dare una spinta ulteriore non certo alla tutela e alla ripresa delle aree interne ma al loro progressivo spopolamento”. Secondo il sindacato la riorganizzazione in atto, avviata dal governo regionale, non fa altro che creare disparità di trattamento tra cittadini residenti nelle aree interne e cittadini residenti sulla costa, una discriminazione storica non ancora superata. “Noi siamo invece per politiche utili a fermare lo spopolamento delle aree interne e tali da garantire lo stesso trattamento a tutti i cittadini abruzzesi, attraverso la stessa qualità dei servizi – conclude Trasatti – non è ammissibile che un cittadino residente nell’Abruzzo costiero abbia a disposizione più servizi e di maggior qualità rispetto ai servizi garantiti ai residenti dell’Abruzzo interno”.

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