Maurizio Landini, ex segretario della Fiom ed entrato da qualche mese nella segreteria Cgil, ha fatto tappa nel pomeriggio all’Hatria di Sant’Atto, dove è in atto un presidio permanente dei lavoratori contro la decisione dell’azienda di licenziare 55 operai.
“Nessuno ha bacchette magiche – ha detto Landini – Saremo pronti a sostenervi, come Cgil. Bisogna trovare una soluzione che eviti i licenziamenti e ci sono due strade. La prima è la vostra unità, che non è scontata e non è facile. Ma il mio consiglio è quella di restare insieme per contrastare l’azienda, ci vuole compattezza. Loro sperano ci sia una divisione e che alla fine accetterete ciò che oggi non volete accettare. L’azienda pensa che alla scadenza (metà ottobre; ndg) il fronte ora compatto possa dividersi, punta a quello. La seconda strada è quella dell’assemblea pubblica di domani, perché non deve essere solo un vostro problema ma quello dell’intera comunità. Evitiamo che sia una passerella. Oggi licenziare costa meno che ricorrere agli ammortizzatori sociali, è inaccettabile e stiamo chiedendo al Governo di cambiare”.
“Se l’Hatria perde i suoi operai, per la città di Teramo è la fine”, la risposta di uno dei lavoratori presenti ad assistere alla visita di Landini.
Domani mattina, per l’appunto, assemblea pubblica di lavoratori e sindacati, aperta a tutti i cittadini (ore 11). Sono state invitate anche le istituzioni per provare a scongiurare la decisione della Cobe Capital di licenziare. Tutti i tentativi fatti finora, anche di riduzione delle ore degli operai, non sono andati a buon fine.