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Data: 06/10/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Fondovalle Sangro, aggiudicata la gara la strada sarà realizzata dalla De Sanctis

PESCARA Ritardi, rinvii, finanziamenti spezzatino che per 40 anni hanno reso dura la vita della Fondovalle Sangro, la superstrada che collegherà l'Adriatico al Tirreno lungo la Statale 652 con l'ambizione di mettere le ali all'area industriale della Sevel e delle altre realtà produttive. Non è un caso che proprio l'ad di Fca, Sergio Marchionne sia sempre stato il più convinto sostenitore di quest'opera, tanto attesa quanto sofferta. Adesso si parte. Ieri la Regione ha reso noto il nome della ditta che si è aggiudicata l'appalto da 190,4milioni di euro: si tratta della De Sanctis Costruzioni. La spa romana ha battuto una concorrenza agguerritissima visto che tra i partecipanti alla gara figuravano colossi come Ansaldi, Cmc, Coseam Italia, Ghella + Cmb, Icm, Pizzarotti, Inc, Condotte, Strabag e le imprese Toto-Di Vincenzo. I 190,4milioni necessari per realizzare l'opera sono il frutto di varie voci di finanziamento: 20,4milioni dalla legge 388/2000, 62milioni dal Decreto Sblocca Italia, 30milioni dalla legge di Stabilità del 2013, 78milioni dal Masterplan.
Decisivo, nel precedente governo di centrosinistra, l'intervento dell'allora sottosegretario Giovanni Legnini, oggi ai vertici del Csm, mentre per l'attuale governatore della Regione, Luciano D'Alfonso si tratta probabilmente del colpo più importante messo a segno nella legislatura: «Arriviamo oggi a un punto di svolta - è stato il suo primo commento a caldo - per l'ultimazione di un'opera attesa da 40 anni. L'amministrazione regionale ha pigiato sull'acceleratore sin dal suo insediamento. Risale infatti all'8 luglio 2014 - precisa D'Alfonso -, appena dieci giorni dopo la costituzione della Giunta, la delibera con cui davamo massima priorità alla realizzazione dell'infrastruttura. Adesso la soddisfazione è grande».
TEMPI
Dopo l'affidamento dei lavori, l'apertura del cantiere è prevista entro il 2018, mentre la nuova autostrada senza pedaggio dovrebbe essere percorribile nel 2022. Il tratto da realizzare sarà lungo 5,3 km, con 5 viadotti per complessivi 1,2 km e una galleria che si estende per 2,5 km. Il tracciato nascerà in prossimità della stazione ferroviaria di Gamberale-Sant'Angelo, in corrispondenza del viadotto sul fiume Sangro. Nel primo tratto sarà presente la rampa di uscita per chi proviene da Quadri in direzione Pizzoferrato-Gamberale. Nel verso di percorrenza opposto, il collegamento con la viabilità secondaria sarà garantito dall'adeguamento dell'intersezione esistente. Il tracciato proseguirà superando la ferrovia con un viadotto, mentre dopo 1 km circa avrà inizio il tratto in galleria affiancato da un cunicolo di sicurezza. All'uscita dalla galleria il tracciato proseguirà tra la linea ferroviaria e la strada provinciale 164. Poco prima dell'abitato di Quadri, scavalcherà nuovamente la ferrovia e il fiume Sangro con un altro viadotto, per poi ricollegarsi al tratto già ammodernato dove è previsto lo svincolo Quadri Est.
Decisivo, nel complesso iter che ha portato all'aggiudicazione dei lavori, il Protocollo d'intesa firmato dalla Regione il 23 settembre del 2015 con il presidente dell'Anas, nel quale si conferisce alla realizzazione dell'opera priorità assoluta. Ma i problemi non si erano fermati qui. A causa di variazioni al progetto esecutivo, introdotte dopo una serie di approfondimenti geotecnici e geologici nel territorio interessato dal tracciato, il costo dell'intervento è salito da 112milioni a 190milioni di euro. Da qui la necessità di risorse aggiuntive (78milioni) assegnate dalla Regione attraverso il Masterplan.
Dopo l'intervento dell'ad di Fca, Marchionne, che aveva ricordato l'impulso che il potenziamento della viabilità su gomma a servizio della Val di Sangro avrebbe dato alla Sevel (oltre 12mila posti di lavoro tra occupazione diretta e indotto), era stato il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio, in vista lo scorso anno nello stabilimento, ad assicurare che la nuova variante era ritenuta strategica per il governo, anche in funzione del completamento del corridoio Adriatico europeo.

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